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Una lettera non cancella il lavoro di Castori e Bocchini

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Riccardo Bocchini è l’altra sponda della barca tenuta in piedi dal Comandante Fabrizio Castori. Un mister in seconda di un valore che qualunque allenatore vorrebbe al suo fianco, ne siamo certi, senza alcun timore di smentita. Nel frattempo la vita va avanti, sabato ci sarà Colantuono in panchina, un altro ritorno che chissà non porti bene l’esperienza passata.

Bocchini, Castori… il viaggio continua

Gli eroi sono altri spesso si dice, e con la futilità di un calcio patinato, poco vi hanno a che fare. Eppure anche a certe latitudini, seppur in Serie A come a Salerno vige un disequilibrio tale, una zona di precariato che non si troverebbe neanche nel peggior ufficio collocamento di provincia.

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Fabrizio Castori e Riccardo Bocchini | ph: Bruno Maffia

E, nonostante tutto questo, chi ha scritto quella lettera lo ha fatto perché ne aveva il potere, l’autorità ma, senz’altro non il dovere né la cognizione di un anno di lavoro. Poco più di un anno fa Castori arrivava a Salerno, e per lui non c’erano le fanfare ad accoglierlo dopo la precedente esperienza. Eppure seppe, con un manipolo di uomini, portare la barca fino in Serie A, incredibilmente.

Ecco, chi non c’era e ha giudicato, è oggi dietro quella ‘penna’. Sarebbe bastato molto meno, sarebbe bastato il ‘regolare’ per non fare alcuna figura. Eppure no. Si è andati oltre.

Ricomincio da Cascia

Era iniziato così il nuovo corso dei granata per la stagione che li avrebbe attesi in Serie A. Anzi mezza stagione. Provate voi a portare a tavola una ventina di ragazzini e farli stare sereni fino a quando arriva la pizza… e se poi non arriva?

Così era iniziata. Tra urla, ‘cazziate’, cercando di portare tutti sull’attenzione del singolo momento, e non oltre quello che potrebbe succedere. Perché non ce lo dimentichiamo gen. Marchetti, la favola non basta per far stare serene le persone, e il countdown di Capodanno è iniziato già da parecchio.

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Fabrizio Castori e Riccardo Bocchini | ph: Bruno Maffia

Dicevamo Cascia. Là c’erano loro, Castori e Bocchini, come in quelle ultime gare di campionato di Serie B che dava la Salernitana spacciata. Troppo forte apparivano Lecce e Monza. Ma troppo fragili alla fine la condizione mentale, che fa da apripista a tutto. C’erano loro anche quando non sedevano insieme in panchina, come quando Castori doveva guardare la partita dalla tv, ma pieno di fiducia per il suo secondo, un vero allenatore in prima.

Troppo spesso si dice che il calcio si soffra di mancanza di riconoscenza. Per fortuna chi il calcio lo racconta di memoria ne ha. Soprattutto quando deve rendere merito a chi ha dato a Salerno la terza promozione in Serie A: Fabrizio Castori e Riccardo Bocchini.

Il giorno della festa

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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