In vista del match Cagliari–Salernitana, in programma domani, ore 20:45, abbiamo raggiunto telefonicamente il doppio ex, Mirko Cudini.
Mirko Cudini: “Salerno piazza passionale”
Mirko Cudini è un ex difensore della Salernitana e del Cagliari. Inizia la sua carriera nelle giovanili del Sambenedettese. Dal ’95 al ’98 gioca nella Salernitana collezionando 59 presenze. Nel 2000 ritorna in prestito dal Torino, dove giocherà fino al termine della stagione con i granata. Con la maglia rossoblù, invece, ha giocato nelle stagioni 2001-2003, collezionando 58 presenze. Attualmente è tecnico del Campobasso, squadra con cui, lo scorso campionato ha raggiunto la serie C.
Che ricordi ha degli anni passati a Salerno e a Cagliari?
«Sono due esperienze diverse, ma ho ricordi importanti, soprattutto a Salerno, dove oltre all’aspetto tecnico, abbiamo avuti grandi soddisfazioni a livello di risultato. La piazza di Salerno è molto più passionale rispetto a quella di Cagliari. Sono però, due ottime realtà e conservo con entrambe bei ricordi».
Si aspettava quest’avvio di stagione da parte delle squadre?
«Non me l’aspettavo, soprattutto per il Cagliari. È una squadra molto competitiva rispetto alla Salernitana. Ha giocatori importanti e l’andamento del campionato non rispecchia la rosa a disposizione. Per la Salernitana invece, da neopromossa qualche difficoltà ci poteva stare e in questo momento stanno venendo fuori».
Domani Cagliari-Salernitana. Chi la potrà spuntare?
«È impronosticabile. Entrambe hanno bisogno della vittoria ed entrambe hanno delle difficoltà, soprattutto a livello difensivo; quindi potrebbe venir fuori una partita talmente bloccata in cui potrebbe non prevalere nessuna delle due o, invece potrebbe venir fuori una partita aperta dove ci potrebbe essere grande spettacolo. Però il Cagliari ha qualcosa in più rispetto alla salernitana, soprattutto avendo fuori anche Ribéry perde molta qualità in questo momento».
Per Colantuono si parla di ultima spiaggia:
«Non so quali possano essere i programmi della Salernitana, sicuramente ci si aspettava qualcosa in più sotto l’aspetto dei risultati, è mancata quella scossa attesa. Però, agli allenatori bisogna dare il tempo di poter esprimersi e di poter mettere in campo le proprie idee. Questa scelta mi sembra un po’ prematura».
Attualmente è tecnico del Campobasso. Quali sono gli obiettivi stagionali ed i suoi progetti futuri?
«L’obiettivo stagionale è quello di raggiungere la salvezza il prima possibile.
Ogni allenatore lavora per il massimo e per puntare sempre più in alto, so che il mio futuro potrebbe passare dall’aspetto di quest’anno. Le aspettative e le mie ambizioni sono quelle di poter fare sempre meglio».