HomeEditorialeLotito-FIGC-Trustee, il gioco delle tre carte: la pazienza è finita
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Lotito-FIGC-Trustee, il gioco delle tre carte: la pazienza è finita

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Il futuro della Salernitana è purtroppo appeso a un filo. Nel giorno della storica e complicata sfida all’Inter capolista si fa fatica a Salerno a parlare di calcio giocato.

Salernitana nella tempesta

Il club granata è in balia delle onde dopo il comunicato ufficiale di mancanza di acquirenti per le quote societarie e la nuova richiesta di proroga per la vendita.

La situazione è molto delicata ma abbastanza chiara ormai: Lotito non vende non avendone mai avuto l’intenzione e lascia Fabiani in sella al cavallo. Il mercato di rafforzamento sarà un’utopia con questi presupposti e pertanto il destino è segnato.

La Lega tende la mano ai disponenti 

La Lega A ha approvato l’ulteriore deroga temperale alla cessione, disponendo quindi già della prima retrocessa in stagione.

A rimetterci saranno quindi soltanto i tifosi della Bersagliera, quelli appassionati ed autentici. Gli arroganti disponenti hanno vinto la battaglia con la connivenza del sistema asservito al potere ed agli interessi economici. Non è una considerazione, bensì un dato di fatto accertato.

Futuro legati alla decisione FIGC 

La FiGC nel prossimo Consiglio con ogni probabilità mettere il sigillo della complicità, amplificata dal vile silenzio, lungo sette mesi, delle istituzioni locali.

La Salernitana è stata violentata brutalmente da tutti questi usurpatori impuniti.

A questo punto, ed è veramente triste affermarlo, sarebbe più auspicabile che il giocattolo gestito da questi personaggi in cerca di tornaconti e libri paga e che la FiGC non accetti la proroga.

“Il falso problema della multiproprietà”

Disputare un girone di ritorno senza operare in maniera importante nel mercato di riparazione, senza una società, senza lottare per non retrocedere nel campionato di serie A significa non poter sopravvivere sportivamente a questi livelli. La tifoseria ha subito la mortificazione più grande e la città ha accusato un grave danni d’immagine, al di là della plausibile retrocessione. Ma in tanti pare non se ne siano accorti, fiduciosi che “la multiproprietà sarebbe stato un falso problema”.

Lo scenario resta molto complesso per trovare una soluzione affidabile e rapida, complicato anche dal precario andamento della squadra in campionato, in verità pronosticabile alla vigilia dello start del torneo.

Alcuni rumors raccontano di lavori a fari spenti  per cercare un’alternativa alla proroga, com i trustee che tengono in caldo la cordata franco-svizzera che si è presentata come interessata all’acquisto. Tuttavia gli acquirenti  hanno chiesto un bilancio aggiornato e chiarimenti formali sulla plusvalenza vincolata  di Akpa Akpro. L’offerta sarebbe inferiore a 20 milioni di euro ma sarebbe corredata dalla fideiussione richiesta come vincolo.

Lo scenario attuale in attesa dell’Inter

Le nubi si addensano, le probabilità che ogni trattativa salti è consistente. Nell’immediato le soluzioni sono soltanto due: 1) la FIGC cancella la Salernitana dal calcio e dimostra di essere un’istituzione sportiva ferma e seria; 2) la FIGC concede una proroga fino a giugno 2022 e dimostra di essere complice e socia d’affari del signor Lotito.

Intanto stasera all’Arechi arrivano i nerazzurri di Inzaghi col vento in poppa, con di fronte una squadra allo sbando da settimane.

Attesa una forte contestazione: questo forse non basterà a salvare la Salernitana, ma l’onore e la dignità probabilmente si.

Macte Animo!

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