Quello di Francesco Fimmanò non è un nome qualsiasi nel firmamento giuridico, fortuna quindi che Danilo Iervolino abbia affidato a lui le vicende legali della Salernitana. SalernoSport24 l’ha intervistato in esclusiva per conoscere alcune delle ‘questioni’ che stanno tenendo in ansia i tifosi granata.
Salernitana: il prof Fimmanò è certo del futuro granata
Iervolino ha portato una ventata di aria fresca a Salerno, ma non solo. 40 giorni in cui il modo di guardare al futuro è totalmente cambiato, 40 giorni in cui la Salerno calcistica è passata dall’inferno ad un paradiso da poter quasi toccare. Non perché il presidente sia un santo, ma solo perché vede nell’industria calcio la fattibilità di poter lavorare, non cacciando soldi e basta, ma attraverso la progettualità.
Di questo ne è testimone il prof. Francesco Fimmanò, un luminare del Diritto commerciale, con studi a Napoli, Roma e Milano, un Iron Man che riesce a dividersi su più fronti, mantenendo intatta la qualità dei suoi impegni. Come quelli di un’intervista rilasciata alla nostra redazione, in cui si travalicano le classiche domande e si scopre che c’è molto più di un curriculum.
Il Professore parla a cuore aperto, da sportivo, da amante del calcio e, senza dimenticare le sue origine partenopee, pensa a sé da salernitano: «Lo spettacolo che ho visto lunedì sera… l’ho ammirato solo in Champions League, e non in Italia. Cosa accadrebbe se allo stadio “Arechi” si giocassero le coppe europee?!». Una domanda quasi retorica, sognante.
L’intervista al prof. Francesco Fimmanò
Non inizia da qua la nostra intervista, che ha avuto un approccio più austero, ma altrettanto importante. La Salernitana, infatti, viaggia con due gare in meno ed un punto di penalizzazione sul groppone. Tanti per una squadra che ha già regalato mezzo campionato alla concorrenza.
Lunedì potrebbe esserci una svolta importante: «Alle 15:30 si discuterà dell’appello che abbiamo presentato. Le spine delle gare di Udine e col Venezia viaggiano insieme. Anche grazie ai precedenti, sappiamo che vinceremo, ma non sappiamo quando, se nel secondo o terzo grado di giudizio». Ci si fermasse già al secondo grado, la Salernitana cambierebbe la storia di questo iter in pratica di giudizio.
Il dubbio dove sorge: «Per quanto riguarda la gara con i friulani c’è un precedente che ci dà ragione (Juventus-Napoli, campionato 2020-2021, ndr). Su quella del Venezia potrebbero esserci maggiori perplessità in quanto alla tempistica di pubblicazione (6 gennaio, ndr) della gestione delle positività in squadra».
Le altre questioni ‘ereditate’
La gestione precedente della società, in dieci anni con Lotito e Mezzaroma, non è stata semplice. Dal ‘nodo’ Alessio Cerci finanche a tutte le vicende legate al rapporto con i media e con la tifoseria, situazioni per le quali spesso l’ormai ex direttore Angelo Fabiani aveva millantato più volte l’utilizzo della Legge per far valere diritti in nome del club più che personali (diceva, ndr).
Ma a questo Fimmanò risponde quasi ridendo: «C’era una condizione tecnica legata alla Salernitana talmente preoccupante, che non c’è stato modo di preoccuparsi di altro. Oltretutto il presidente Iervolino non è uomo che si preoccupa di tali cose. È arrivato al club e ha speso venti milioni in una settimana, ma attenzione: lui non è l’imprenditore che caccia soldi e basta. C’è un progetto talmente grande che nessuno in Italia ha mai visto. E ci riuscirà, ne sono sicuro. La sua più grande dote è quella di riuscire a delegare nelle mani giuste come con il direttore (Walter Sabatini, ndr)».