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Manita Inter, Salernitana come neve al sole

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Si spengono le luci a San Siro, la Salernitana esce con una cinquina dalla sfida con l’Inter.

Nicola si affida al 4-4-2 con il redivivo Mousset, lasciando Bonazzoli e Radovanoc in panca. I granata partono bene e dopo pochi minuti hanno l’occasione d’oro sul piede di Verdi: il 10 spara alto e demoralizza i suoi.

I nerazzurri sono di ben altra caratura e ben presto escono fuori, utilizzando spesso l’imbucata in profondità per tagliare come burro la difesa ospite. Barella sugli scudi, Lautaro ritrova il goal in campionato dopo circa due mesi e conclude con una tripletta, Dzeko gli fa eco con due centri nella ripresa. Inter di altro pianeta, Salernitana troppo debole e senza contromisure per reggere l’urto. Il passivo sarebbe potuto essere anche peggiore.

C’è poco altro da commentare per quella che si è dimostrata una disfatta: pokerissimo all’Arechi, replica identica al Meazza.

Mister Nicola, tarantolato dinanzi alla panchina per l’intera gara, finanche a risultato compromesso, dice di credere ancora nell’impresa salvezza. La squadra è sembrata aver mollato, almeno psicologicamente non ha lottato come doveroso, sebbene l’avversario fosse proibitivo. Non sarà facile tornare a Salerno e riprende a lavorare con entusiasmo e fiducia, dopo aver interrotto la mini serie positiva di quattro risultati utili consecutivi.

Delusione e forte amarezza ancora sugli spalti per i tifosi granata.

L’accoglienza dei padroni di casa, come atteso, non è stata delle migliori ma tutto si è limitato a cori ostili dall’una e dall’altra parte, la torcida granata, assiepata nel terzo anello in circa 6000 unità, non ha lesinato risposte immediate. L’atteggiamento remissivo ed impaurito della Salernitana in campo non ha incentivato il sostegno del popolo granata, che comunque non ha fatto mancare la propria vicinanza.

La gara con l’Inter ormai è storia e deve valere per insegnamento. La strada si fa in salita sempre di più per Djuric e compagni ma non bisogna mollare, la dignità è un valore molto importante. La Salernitana è chiamata a dimostrare di essere ancora viva ed in lotta, a partire dalla prossima partita casalingo col temibile Sassuolo. Lottare fino all’ultimo respiro sarebbe già un grande successo dopo la sciagurata prima parte di stagione targata Lotito e trustee.

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