Vittoria all’ultimo respiro per la Salernitana alla Dacia Arena di Udine.
Nel recupero della 19esima giornata di serie A i granata riescono ad espugnare l’ex Friuli nei minuti di recupero grazie ad un colpo di Verdi su azione di ripartenza fulminea.
Boato di gioia per i circa 500 sostenitori giunti in terra friulana e per tutta la città di Salerno, collegata dalle tv in una giornata infrasettimanale.
Successo fondamentale per gli uomini di mister Nicola, che danno nuova linfa alla scintilla scoccata con i tre punti conquistati a Genova.
Su un campo tradizionalmente ostico gli ospiti soffrono, soprattutto per l’assenza dell’ariete Djuric squalificato. Partita molto fisica e avara di emozioni per larghi tratti, la tensione fa da padrona, la posta in palio è altissima. I granata lottano facendo leva su un pacchetto difensivo solido ed attento e un centrocampo di grande sostanza e affidamento. Nicola decide di giocarsi le carte negli ultimi 20 minuti e i suoi sfiorano il vantaggio con il subentrato Mikael, poi Sepe risponde ad un indemoniato Deulofeu, faro bianconero. Nel corso degli ultimi giri di lancette utili arriva dapprima il riscatto di Kastanos, che ruba palla nella propria metà campo, poi il passaggio col contagiri di un Ederson sempre sugli scudi e per finire il colpo da biliardo del numero 10 ex Toro. Delirio sui gradini e titoli di coda, che mettono i brividi alle concorrenti per la salvezza.
Blitz storico che rianima ancor di più squadra e tifoseria, nonché un raggiante Iervolino, orgoglioso di risultato e prestazione. Il numero uno del Cavalluccio auspica che il gruppo possa regalare un sogno a tifosi innamorati e ad una città stregata dalla propria benamata.
L’impresa resta complicata per il distacco ancora vigente con la zona salvezza, fermo restando l’ulteriore recupero col Venezia confermato per il 27 aprile. Tuttavia la salvezza, che prima era forse una chimera, oggi è certamente meno proibitiva.
La partita di Udine, suggellata anche dall’incontro amichevole e cordiale tra alcuni rappresentanti delle due tifoserie, ha fornito altre indicazioni e certezze al trainer in busta delle ultime sei tappe che mancano al traguardo.
Nicola può, infatti, contare su altri interpreti affidabili e di qualità, utili alla causa. Inoltre, può variare il canovaccio tattico in base alle esigenze, grazie alla flessibilità di molti elementi in organico.
La tattica conterà anche nel l’atteggiamento mentale, in base alle decisioni da prendere, i momenti per osare e quelli in cui accontentarsi, ci saranno bilanci e valutazioni da fare. I numeri hanno il loro peso e vanno considerati. La Salernitana ha un bottino di 22 punti in classifica, a sei lunghezze dalla prima salva, il Cagliari ma con una partita in meno.
Il calendario non pone gare praticamente impossibili da affrontare, specialmente in considerazione del buon momento di forma fisica e mentale della compagine granata, reduce da due successi consecutivi in trasferta, che consentono alla Bersagliera di marcare il record storico di vittorie esterne in un massimo campionato.
Delle sei restanti sfide ben quattro sono programmate in casa, sarà l’Arechi l’artefice del destino della Salernitana, a partire dalla delicata e sentita partita di domenica nel lunch time.
Udine potrebbe rivelarsi un crocevia fondamentale per le sorti granata, in attesa della partita di ritorno all’ultima giornata.
I protagonisti, con il redivivo Verdi in testa, non hanno regalato semplicemente una vittoria né solo una speranza di coltivare un sogno.
Questi ragazzi, dopo tante vicende sporche e surreali subite, hanno donato ad un popolo sportivo quell’orgoglio calpestato e la dignità incondizionata di essere salernitani…e la voglia di urlarlo al mondo intero.