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Salernitana-Venezia, Nicola: “Il calore dei tifosi può aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo”

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Alla vigilia del match tra Salernitana e Venezia, si è espresso Nicola. L’allenatore dei granata è intervenuto in conferenza stampa, ecco le sue dichiarazioni.

Salernitana-Venezia, Nicola:

Domani alle ore 18:00 scenderanno in campo Salernitana e Venezia. Il match sarà valido per il recupero della 20ª giornata di Serie A 2021-2022. Alla vigilia di questa gara decisiva per il finale di stagione dei granata, Davide Nicola si è espresso in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sui giocatori che hanno riscontrato qualche problema fisico

«Posso dirvi che Ribery e Ranieri non rientreranno tra i convocati. Per il resto devo ancora consultarmi con i medici per decidere chi potrà essere utile domani. Inoltre, sia Mamadou Coulibaly che Perotti hanno intensificato il lavoro di settimana in settimana. È possibile sfruttare il loro potenziale in queste ultime partite.

Dovremo valutare anche la condizione di Radovanovic. Lui è rimasto a Salerno per velocizzare il processo di riabilitazione. Oggi si è allenato con noi e nel pomeriggio prenderemo una decisione. Ruggeri ha giocato a Bergamo dopo un periodo di stop. Ha ricoperto bene un ruolo che ha già ricoperto nelle giovanili.

Ha buone qualità ma deve maturare come giocatore. È un ragazzo serio e disponibile, sappiamo che possiamo fidarci di lui. Sono contento che Mazzocchi sia uscito con i crampi perché sta dimostrando di voler dare tutto.».

Sull’ultima prestazione dei granata

«Noi continuiamo a lavorare su quello che per noi è necessario per esprimere un determinato gioco. L’organizzazione è importante per essere funzionali nello sviluppo del gioco. Da questo punto di vista i ragazzi riescono a fare molto bene in determinate partite, in altre mostrano ancora margini di crescita. Io non credo alla classifica perché ogni partita ha una sua componente di difficoltà. Noi dobbiamo cercare di conoscere gli avversari proprio per riuscire ad esprimerci al meglio».

Come ha trovato la squadra dopo la rifinitura?

«Ognuno ha la sua importanza. Sicuramente il recupero è fondamentale. Abbiamo permesso a chi ha giocato meno di potersi allenare con qualità. Ovviamente si spera di fare il massimo e procedere per il meglio. Noi dobbiamo cercare di fare qualcosa di straordinariamente complesso e quello che deve muoverci è l’energia trasmessa dalla nostra società. A me interessa solo andare oltre ogni difficoltà».

Sulla staffetta tra Bonazzoli e Verdi

«In questo momento per noi tutti sono utili. Per noi tutte le partite sono importanti. Dobbiamo avere la consapevolezza che tutto è una risorsa a partire dal nostro pubblico».

Sul possibile sorpasso sul Cagliari

«Non abbiamo mai pensato a questo. Io penso che questa è la nostra forza. La partita più importante è sempre quella da giocare. Alla fine si fanno i conti e si vede cosa siamo riusciti a fare».

Sulle belle parole spese da Lippi in merito al lavoro svolto alla Salernitana

«Ringrazio Lippi, è un piacere sentire queste parole da un’icona del calcio. Questo percorso è il risultato dell’aiuto di tutti, non c’è una componente più importante dell’altra. Domani sarà una partita importante e cercheremo di dare tutto».

Sulla lucidità della squadra e sul Venezia

«Anche noi come il Venezia siamo all’acqua alla gola. Noi siamo stati obbligati ad andare più veloce degli altri. Abbiamo dovuto credere in noi stessi dal primo momento. Per quanto riguarda la gestione dei cartellini e la lucidità dico che vogliamo essere aggressivi pur rispettando il regolamento. Per me questo è fondamentale».

La Salernitana dovrà affrontare due squadre che hanno da poco cambiato allenatore…

«È normale che se un allenatore sta guidando una squadra da più partite si possono raccogliere dati più veritieri. Quando c’è un cambio in panchina è difficile determinare determinati comportamenti di una squadra. Tuttavia, mi piace lavorare anche sul problem solving. Dunque, cerchiamo sempre di lavorare anche in questa ottica».

Sulla massiccia presenza dei tifosi all’Arechi

«Sappiamo tutti che la nostra gente ha dimostrato di poter fare la differenza. Mi piace che i tifosi riescono ad immedesimarsi nell’atteggiamento dei ragazzi. Noi percepiamo l’amore incondizionato della tifoseria. Questo connubio può portarci ad esprimerci al massimo».

Sulle eventuali valutazioni tattiche

«La partita sarà sicuramente aperta perché noi vogliamo continuare il nostro percorso. Il Venezia ha da poco cambiato allenatore quindi nella rifinitura abbiamo cercato di prevedere cosa potrebbe succedere».

Sulla compattezza del gruppo

«Non è possibile fare un confronto con le mie passate esperienze. Questa è una bellissima realtà ma questo è merito da chi ha fatto partire tutto questo progetto. Crediamo fortemente di poter dire la nostra fino alla fine ma sempre con grande umiltà. Quando siamo partiti avevamo tutti lo stesso sogno e ora stiamo lavorando per cercare di coronarlo. Sappiamo bene che tutto comporta un grande sacrificio ma vogliamo continuare a provarci».

Domani sarà la madre di tutte le battaglie?

«Come ho ribadito in precedenza, la partita più importante è sempre quella da giocare. Questo perché la gara che arriva ci da la possibilità di continuare il nostro percorso».

Domani sarà la gara decisiva per la lotta salvezza?

«Noi sappiamo di dover arrivare ad un determinato punteggio. La gara di domani è importante ma non sarà quella che sposterà gli equilibri. Siamo noi che possiamo fare la differenza».

Sulle dichiarazioni di Soncin

«Noi guardiamo solo alla nostra squadra. Vogliamo sempre dare il massimo poi vedremo come si metterà la partita. Non possiamo ottenere ciò che vogliamo dando il minimo».

Sull’eventuale riposo dei tre centrocampisti titolari

«Ho la fortuna di avere un reparto di centrocampo molto competitivo. È chiaro che per alcune dinamiche c’è chi ha giocato di più. In questo momento il riposo deve essere solo la voglia di andare per la nostra strada. Tutti devono dare il massimo».

La squadra ha ancora margine di crescita?

«Analizziamo sempre le nostre partite sotto più punti di vista. C’è un lungo elenco di cose che non siamo riusciti a fare nelle scorse partite, tutto è ancora migliorabile».

Quanto possono essere importanti i giovani nella corsa salvezza?

«La gioventù è nella testa e nelle ambizioni. Questa deve essere vista solo come un percorso di chi deve arrivare alla massima espressione di se stesso. Si è giovani perché si vuole migliorare sempre e perché si sogna.»

Sulla dedizione mostrata dai giocatori in questo periodo

«Sono pochi i giocatori che non sono stati ancora utilizzati ma per me tutti sono fondamentali sia come calciatori che come uomini. Nella mia carriera mi è capitato di portare calciatori con me anche se non hanno giocato molto».


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