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Danilo Iervolino: “Ribéry resta… e Cavani è il mio sogno”

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Intervista a Danilo Iervolino durante la trasmissione “La politica del pallone”, condotta da Emilio Mancuso. Si è parlato di calciomercato e della neo promossa Monza di Silvio Berlusconi.

Danilo Iervolino parla di calciomercato

Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino ospite di Emilio Mancuso durante la trasmissione di grparlamento.rai.it, con Xavier Iacobelli, editore di TuttoSport, e il presidente dell’USSI, Gianfranco Coppola. Il numero uno dei granata ha risposto a domande sul calciomercato ed ha iniziando elogiando il Monza, appena promosso in Serie A per la prima volta nella sua storia: «Faccio i complimenti al presidente Berlusconi che ha creduto fortemente nel suo progetto. Ho visto la partita con il Pisa, il Monza ha giocato molto bene, e Berlusconi ha promesso fuochi d’artificio per la massima serie. Dovremo stare tutti attenti».

Che campionato sarà per la Salernitana: «Noi abbiamo fatto una grande impresa. Quando sono subentrato, avevamo appena otto punti; abbiamo messo dentro tanta determinazione, tanta passione e il mix con Sabatini e Nicola ha portato un gran bene. È chiaro che ora dovremo attrezzare la squadra perché il campionato si fa sempre più difficile, e ci stiamo lavorando». 

Come sono stati questi primi cinque mesi? «Belli ed entusiasmanti. Devo dire che molti parlano del calcio come un mondo inquinato; invece io ho trovato una piazza appassionata, un affetto dei tifosi… la piazza di Salerno è davvero unica. Quindi sono molto felice». «…e Sabatini e Nicola rimarranno con noi. Abbiamo trovato l’accordo, nessuno ci teneva a rompere quanto fatto», così il Presidente risponde a Xavier Iacobelli. 

Anche Gianfranco Coppola ha domande per Danilo Iervolino, partendo da Sabatini: «Io credo che quando si dà fiducia a grandi professionisti, bisogna consegnare ruolo e responsabilità. Ha ampiamente ripagato la fiducia. Non sempre ci siamo trovati d’accordissimo su alcune sue scelte, ma l’azienda calcio è fatta proprio così, di tante anime. Lui vede geometrie e quadrature generali che altri non possono intuire e avete visto che ha avuto ragione lui, partendo dai primissimi giorni della finestra di mercato di gennaio. Un numero senz’altro alto di giocatori ma con una spesa non esorbitante in relazione, circa dieci milioni di euro».

Le quote dei bookmaker

Emilio Mancuso sposta l’attenzione sul quel 7%: «È scattato nel cuore dei giocatori qualcosa. L’essere vincenti è uno stato dell’animo e loro hanno iniziato a percepire che, anche se la squadra non girava del tutto, si stavano facendo delle partite importanti. Poi con le prime vittorie i ragazzi si sono convinti che l’impresa era possibile e hanno fatto tutti quadrato, dai titolari alla panchina, tranne per quell’ultima partita che lascia un po’ d’amaro in bocca… l’Udinese ha fatto una partita strepitosa, onorando il campionato. Capita così, che quando prendi un gol, vai nella paura e sale l’insicurezza quando c’è tanto in gioco».

Capitolo calciomercato

Mancuso: «Arriverà Cavani oppure no?». Iervolino: «Devo dire che non sono fiducioso. Mi era stato chiesto quale fosse il sogno da presidente e sono un fan sfegatato di Cavani perché è un giocatore a tutto campo… ma come ho detto prima, la squadra la costruiscono Sabatini e Nicola. Resta un pensiero, non ci sono stati contatti, però ribadisco: io sarei disponibilissimo se lui volesse abbassare il livello di impegno (non disputando più la Champions League), e so che lui è innamorato folle della Campania e allora… perché smettere di sognare?!».

Mancuso: «Facciamo un altro nome per far sognare i tifosi?». Iervolino: «Devo risentire Sabatini che, già la scorsa settimana, mi diceva che ci sono tanti procuratori che si stanno facendo sentire per proporre i loro assistiti. Mi ha assicurato qualche bella sorpresa in settimana. Poi ci sono altri che non sono poi tanto sogni, posso dire che sono dei calciatori che mi piacciono e che abbiamo provato a trattare a gennaio, tra questi sicuramente Armando Izzo (Torino, ndr)».

Poi Coppola: «Fanno gola i soldi del PSG?». Iervolino: «L’ho detto a tutti, dai giocatori ai procuratori: a Salerno rimarranno solo i giocatori innamorati della maglia e che hanno volontà di restare. Io non tratterrò mai nessuno… ed Ederson è innamorato di Salerno».

Iacobelli: «…e Ribéry resta?». Iervolino: «Lui resta. Non solo perché aveva un contratto che si rinnovava in caso di salvezza, ma soprattutto resta perché è fortemente voluto: da me, da Nicola, da Sabatini. Lui è un ragazzo speciale, ha lavorato tantissimo sulla testa dei calciatori e credo che, insieme ad Ibrahimovic, è il giocatore più rappresentativo del nostro campionato di Serie A. Sa che il modulo lo ha penalizzato un po’, ma so che saprà fare meglio. E poi lui è indispensabile anche negli allenamenti, nell’intrattenere i ragazzi… è un giocatore esemplare».

Impiantistica sportiva

Prende la parola Iacobelli che incentra le sue domande su stadio e centro sportivo: «Quali sono i suoi progetti?». Iervolino: «Abbiamo individuato dei suoli dove vorremmo realizzare il nuovo centro sportivo. Per quanto riguarda lo stadio abbiamo un progetto importante da realizzare, ma non possiamo tenerlo fermo per due anni, per cui stiamo ragionando su ristrutturazioni ad aree. Sarà sicuramente una struttura fortemente ricettiva con una importante ospitalità; accogliere i diversamente abili con una struttura moderna; creare aree di ristoro».

Riprende Mancuso: «Quali sono i prossimi obiettivi?». Iervolino: «Io sono una persona molto concreta. Vorrei un campionato in cui non si debbano intaccare le coronarie, per cui ci auguriamo di salvarci in tranquillità ed avere una presenza stabile in Serie A. Poi vediamo… le cose non si costruiscono in un giorno. Sicuramente per il prossimo campionato vogliamo valorizzare giocatori come Ederson e Bohinen, e vedremo se ne riusciremo a scovare altri».

Poi Coppola: «La Lega di Serie A è appesa ad un filo. Che opinione se n’è fatta?». Iervolino: «I presidenti godono di una dose di giudizio importante, ognuno ha un punto di vista dal quale ritiene di poterlo migliorare (il sistema calcio, ndr) in un certo modo. Io posso dire che stimo il presidente della FIGC Gravina, credo che riesca mantenere un equilibrio e ad avere una visione moderna del calcio. Io credo che bisogna trovare una sintesi tra Lega e presidenti che hanno diritto a far valere le proprie ragioni».

Il dodicesimo uomo di Danilo Iervolino

Coppola: «Il tifo ha un valore importante, si dice che non scendano in campo, ma la coreografia dell’ultima partita casalinga… è stata qualcosa d’importante. Forse è il patrimonio più importante che il Presidente ha potuto apprezzare?». Iervolino: «La gioia e l’orgoglio di questa squadra sono i tifosi. Non sono mai stati polemici, neanche nei momenti più difficili, Salerno è straordinaria per questo. Quella coreografia, che credo non si sia mai vista su un campo di calcio italiano, mi ha regalato la cosa più bella della mia vita».

E aggiunge un commento sul ‘terzo tempo’ presente in altri sport, ma non nel calcio: «La ristrutturazione del mondo del calcio andrebbe fatta imponendo anche uno statuto comportamentale nuovo tra le tifoserie e le squadre: stigmatizzare ogni forma di guerriglia civile, di lotte tra tifoserie con rancori che non passano mai… Questo avviene in altre discipline sportive, perché nel calcio no?!».

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