Ancora una volta Guillermo Ochoa. Il portiere messicano si è ormai ritagliato il ruolo di leader della Salernitana. Intanto, la ciliegina sulla torta che è stata posta con la standing ovation mostrata contro l’Inter. Un pareggio cruciale ai fini della classifica, tanto quanto le responsabilità che l’estremo difensore si è assunto.
“No Memo no party”, Super Ochoa da record: il traguardo del messicano
Dopo la straripante prestazione individuale mostrata ieri, 7 aprile 2023, bisognerà sconfessare la leggenda delle sei dita affibbiata a Guillermo Ochoa, infrangendo con lo stupore di molti questo fantomatico mito. Accantonando il folclore, nato durante la gara tra Brasile e Messico disputata durante il mondiale del 2014, l’approdo dell’estremo difensore nel campionato italiano ha dell’incredibile.
Infatti, in questa 29ª giornata di campionato anche Ochoa ha beneficiato, come tutta la squadra, della cura di Sousa. Nonostante quanto fatto vedere, però, l’allenatore portoghese non è sembrato particolarmente sorpreso dell’esperienza, dell’energia e delle letture del portiere, che ha stabilito un nuovo record: ben 10 parate su 11 tiri in porta quelle effettuate durante Salernitana–Inter (nove di queste respinte sono state fatte su tiri avvenuti nell’area piccola). Eguagliato Ionut Radu, che con la Cremonese aveva effettuato lo stesso numero di interventi contro la Roma.
Prestazioni, queste, che hanno anche un preciso intento. Quello che sembrerebbe essere il sogno nel cassetto del portiere messicani: quella di giocare l’edizione della Coppa del Mondo 2026 per entrare nella storia come il primo calciatore a disputare sei Campionati del Mondo.
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Ochoa a Sky: “Salerno mi sta dando tanto. La parata più difficile quella su Correa”
Ai microfoni di Sky Sport, Guillermo Ochoa ha elogiato non solo il talento calcistico dei giocatori dell’Inter, ma anche la loro umanità:
«La parata più difficile è quella su Correa, perché sono dovuto tornare sul secondo palo. Anche quella su Barella è stata importante e poi quella sulla linea di Lukaku. Se i calciatori dell’Inter mi hanno detto qualcosa? Solo complimenti, anche se non sono contenti del risultato. Noi invece siamo molto felici, è un punto importante per la salvezza. La squadra ha lavorato bene e non abbiamo mollato fino alla fine».
«Il cross di Antonio ci ha premiato. Il pareggio vale tantissimo perché abbiamo sofferto contro una grande squadra. Abbiamo avuto fiducia. Nelle ultime partite abbiamo fatto punti importanti. Stiamo lavorando tutti bene. Salerno mi sta dando tanto, sono contentissimo di giocare qui in Italia, guardavo portieri come Pagliuca, Toldo, Frey, Dida e Julio Cesar. Vale molto giocare in Italia, voglio restare per molto tempo. Vorrei arrivare al sesto Mondiale, non sarà facile, ma ci proveremo».