Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato della match tra Napoli e Salernitana e del suo posticipo a domenica 22 aprile alle 15.
Le dichiarazioni di Iervolino sul posticipo
Danilo Iervolino, nell’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport ha commentato la scelta lunga e travagliata dello spostamento del derby Napoli-Salernitana, che si terrà allo stadio “Maradona” domenica 22 aprile alle 15. Dalle sue parole si percepisce tutta l’amarezza per questa decisione, ma anche e soprattutto per le modalità con cui questa è avvenuta e per il mancato coinvolgimento della Salernitana.
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Nelle sue parole si legge anche il dispiacere per quella che secondo lui è una penalizzazione verso la squadra granata, visto il poco tempo per potersi preparare alla prossima giornata che vede il Cavalluccio scontrarsi con la Fiorentina. Infatti, Iervolino avrebbe voluto, dato lo slittamento della partita della squadra partenopea contro l’Udinese, che anche il match contro i viola fosse spostato.
Queste le sue dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport: «Sono dispiaciuto, perché la certezza del calendario è un punto centrale della serietà di un’industria come la nostra. Quello creato è un precedente grave, chi fa più pressione viene premiato, ma non faccio drammi. La decisione ci penalizza sotto diversi punti di vista, un esempio è il tempo ridotto per preparare la sfida contro la Fiorentina. Delle nostre esigenze non si è tenuto conto. C’è stata la mortificazione della dignità di una compagine rispetto ad un’altra, spero non accada mai più. Non siamo stati coinvolti, per questo provo amarezza, visto che sarebbe stato anche giusto parlare della questione in Lega decidendo di posticipare anche la nostra partita contro la Fiorentina. Non siamo la vittima sacrificale, però si poteva agire diversamente, inizieremo la partita in un ambiente già pronto a festeggiare ed i nostri calciatori saranno in una situazione di disagio e pressione».