In esclusiva per SalernoSport24 una breve intervista al protagonista assoluto di gara2 dei play-off scudetto Marco Pasculli della Feldi Eboli.
Feldi Eboli, Pasculli protagonista assoluto di questi playoff
Sul passaggio del turno della Feldi Eboli ci sono indubbiamente le manone di Marco Pasculli: in gara1 il portierone rossoblù ha neutralizzato i due rigori decisivi che hanno regalato la vittoria alla formazione di mister Samperi mentre in gara2, subentrato nei minuti finali all’infortunato Dal Cin, ha blindato il vantaggio dei suoi con vari interventi decisivi. Aspettando la prossima sfida, in programma lunedì sera al “PalaSele” contro il Napoli futsal, il numero 19 della Feldi ha parlato del suo momento sportivo, di quanto sia importante la testa per un atleta e del prossimo impegno.
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L’intervista
«Sei stato protagonista assoluto nelle prime due gare dei play-off, cosa hai provato prima dei rigori ? La prestazione di gara2 può essere vista come la prova di quanto sia importante la concentrazione per un atleta di alto livello?»
«Sui rigori c’è tanto studio durante le sedute video,ma spesso quando si è li davanti al tiratore si deve seguire il proprio istinto, e per fortuna è andata bene. Essendo un portiere già abbastanza esperto riesco a mantenere la calma e la concentrazione anche quando devo entrare a freddo come successo in gara2. Bisogna sempre farsi trovare pronti e carichi, ma soprattutto bisogna avere un interruttore interno da azionare per trovare subito fiducia e trasmettere tranquillità ai compagni. Soprattutto nel ruolo del portiere penso che l’aspetto mentale sia importante quanto quello tecnico e atletico»
«Nonostante un periodo “no”, avete chiuso il campionato con un’ottima posizione, arrivando anche in fondo a varie competizioni, qual è ora il vostro obiettivo? E tu, personalmente, cosa vedi nel tuo futuro?»
«Il nostro periodo no è stato dettato da una serie di infortuni e squalifiche nelle ultime giornate che assieme ad una rosa non lunghissima ci hanno fatto un po’ rallentare. Ma proprio come successo dopo la Champions League, dove eravamo esausti, appena siamo riusciti ad allenarci tutti e con la solita intensità ,abbiamo ripreso a vincere e divertirci, esattamente come è successo in questo primo turno di playoff. Riguardo al futuro penso solo a quello immediato. Voglio arrivare fino in fondo e regalare un trofeo a questo grande gruppo».
«Nel corso della tua carriera hai giocato con e contro grandi campioni: da portiere, quale pensi sia il più difficile da affrontare?»
«Ho giocato sia contro che insieme a dei fenomeni incredibili ,ma penso che il più forte sia stato un mio compagno di squadra, Grello. Un vero “pittore” del futsal, una persona incredibile sia dentro che fuori dal campo, un leader che guidava con l’esempio prima che con la parola. Se devo pensare ad una squadra, invece, dico lo Sporting che abbiamo affrontato al Main Round di Champions League. Una vera e propria corazzata, con 14 elementi di altissimo livello e almeno un paio di veri fenomeni generazionali».