Il ritorno di una piazza appassionata come poche nel basket che conta: la OMEPS Battipaglia vince i play-off di Serie A2 femminile e torna nel massimo campionato dopo due anni di assenza.
I play-off della Serie A2 femminile di basket
La scalata in Paradiso è compiuta: la OMEPS Battipaglia si riprende un posto tra le grandi del basket rosa d’Italia, vincendo i play-off della Serie A2 femminile.
Un traguardo raggiunto al termine di una stagione di alto livello, in cui le biancoarancio della Piana hanno viaggiato a stretto contatto con le battistrada USE Rosa Scotti Empoli e Cestistica Spezzina prima di piazzare la zampata vincente nel momento più importante della stagione.
6 gare, 6 vittorie: Battipaglia ha concluso la sua primavera di gloria senza sconfitte, a riprova del grande lavoro svolto da Vasilis Maslarinos – sbarcato al PalaZauli nell’estate del 2021 con un curriculum dignitoso in patria ma senza alcuna esperienza all’estero – con un gruppo giovane che, dopo le tribolazioni vissute nella passata stagione, ha compiuto il tanto atteso cambio di passo anche grazie agli ingaggi delle fuoriquota Crudo e Ferrari.
Tuttavia, la campagna acquisti d’inverno non è l’unica chiave del successo di Battipaglia: la linea verde sul perimetro – rappresentata da Castelli e Milani – e il restyling sotto i tabelloni, che ha portato in casa OMEPS due grossi calibri come Alford e Cutrupi, dà la misura del valore di un roster che, a inizio stagione, era stato legittimamente inserito nel gruppo delle candidate alla A1.
A proposito di Brianna Alford: è giusto celebrare a dovere la giocatrice americana di passaporto italiano, che ha dimostrato di poter competere ad alto livello anche alle nostre latitudini dopo aver frequentato i parquet della Svizzera, non esattamente il vertice del movimento europeo. La pivot ha svolto un lavoro encomiabile proprio nelle due gare che contavano di più, limitando un’ottima agonista come Obouh Fegue.
La promozione, dunque, nasce da lontano. A questo punto, è legittimo sperare che il presidente Giancarlo Rossini – memore degli errori compiuti nella sciagurata stagione 2020-2021, in cui Battipaglia cambiò 5 allenatori in 8 mesi – possa allestire una squadra che possa tenersi il più possibile lontana dall’estrema periferia della classifica.
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La cronaca del trionfo
La OMEPS ha battuto Il PalaGiaccio Firenze per 52-55 al termine di una partita che, soprattutto nel finale, è parsa un dejà-vu di gara-1.
Un’ottima Sara Seka ribatte ai primi colpi d’ala di Flavia De Cassan: 5 punti per il primo, effimero vantaggio delle salernitane. La presenza in area dell’intoccabile Obouh Fegue suggerisce alla OMEPS di attaccare prevalentemente sul perimetro: Potolicchio e Milani a segno dall’arco per il momentaneo +4 (6-10).
Con una circolazione di palla più efficace, però, le toscane hanno raddrizzato in breve tempo il bilancio: la pivot francese macina punti e rimbalzi e, con la complicità di De Cassan, porta le toscane sul 14-12. Le biancoarancio non restano a guardare e chiudono il primo quarto di slancio sull’asse Crudo-Potolicchio: Battipaglia avanti 15-17.
Il +5 firmato da Alford svanisce quasi subito sotto i colpi di Obouh Fegue e Capra: parità a quota 20. Nonostante l’egemonia a rimbalzo delle fiorentine – che hanno patito non poco la controprestazione di Poggio – Battipaglia riesce comunque ad allungare sull’asse Ferrari-Crudo (22-27 al 17′) prima di subire la reazione delle ragazze allenate da Stefano Corsini: De Cassan e Marta Rossini accorciano le distanze fino al 26-27 di metà gara.
Il PalaGiaccio cavalca l’onda favorevole anche al rientro sul parquet: Obouh Fegue continua a imperversare in area, De Cassan segna i punti del 30-27. Di lì in avanti, però, Battipaglia riprende quota per merito di Ferrari – meno ispirata del solito, ma pur sempre decisiva, come vedremo più avanti – e di una splendida Alford: 32-32.
Mentre l’attacco fiorentino comincia a mostrare la corda contro la difesa mista schierata da Maslarinos, la OMEPS sale prepotentemente di colpi: Potolicchio apre e chiude dai 6.75 il parziale di 0-9 che sembra dare una spallata vigorosa alla partita e alla finale (32-41 al 27′). Le toscane prendono la parola soltanto con l’ex di turno Cremona, precipitando a -12 per mano di Cutrupi e Ferrari. 35-47.
«Vedete com’è il basket», suggerirebbe Aldo Giordani. Eh, sì, perché Battipaglia – a un passo dalla meta – comincia a giocare con poco costrutto in attacco, avvertendo per la prima volta la tensione per il grande risultato alle porte. Di contro, Firenze gioca con la coscienza di chi non ha alcunché da perdere: ne scaturisce un break di 9-0 di cui è protagonista Marta Rossini. 44-47 e time-out obbligato per il coach greco.
Alford a parte, l’attacco delle salernitane continua a tacere fin sul rettilineo d’arrivo: la maggiore delle sorelle Rossini gioca nuovamente di sponda con il tabellone che benedice la tripla del -2 (47-49). Inchiodata ai 2 punti della giocatrice americana, la OMEPS presta il fianco al sorpasso del PalaGiaccio: canestro e fallo di Obouh Fegue, 50-49 a poco più di 1′ dal gong.
Le toscane sognano già la “bella” al PalaZauli quando la francese si arresta dalla media per il 52-49. Non la pensano allo stesso modo le biancoarancio che, dopo un infinito tiro al bersaglio, pescano dalle mani di Ferrari la tripla del 52-52. Firenze si affida a Marta Rossini che, tuttavia, trova l’opposizione di Alford; Ferrari guida la transizione e serve Crudo, che appoggia indisturbata al vetro il +2.
Ultima chiamata per Firenze: Marta Rossini prova a servire Obouh Fegue, ma il suo assist finisce sul fondo. Rimessa OMEPS con 4″ sul cronometro: Crudo subisce fallo e va in lunetta. La ligure segna soltanto il primo, ma basta e avanza per iniziare la festa. Bentornata tra le grandi, Battipaglia!