La Serie A vieta l’utilizzo di un numero. Dalla prossima stagione non sarà più possibile, infatti, vestire la maglia numero 88. Ecco il motivo.
Serie A, vietato il numero 88
Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, ha vietato l’utilizzo del numero 88 sulle maglie dei calciatori. Questo provvedimento, inserito all’interno della dichiarazione di intenti per la lotta contro l’antisemitismo sottoscritta il 27 giugno al Viminale, avrà effetto già a partire dalla prossima stagione, quella 2023-2024.
Potrebbe interessarti anche:
Il motivo? Il numero 88 è usato dai gruppi neonazisti per inneggiare ‘velatamente’ ad Adolf Hitler. La H è l’ottava lettera dell’alfabeto e l’88 sta a significare, per tali gruppi, “HH” che è l’abbreviazione di “Heil Hitler”, cioè il saluto nazista. Il Ministero dell’Interno, in accordo con la Lega Calcio, ha deciso, così, di rimuovere il numero in questione.
Piantedosi ha spiegato: «Nel codice etico delle società viene recepito il riferimento alla definizione internazionale di antisemitismo. C’è quindi il divieto dell’uso da parte delle tifoserie di simboli che possano richiamare il nazismo. La responsabilizzazione dei tesserati a tenere un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche. La definizione delle modalità di interruzione delle partite in caso di episodi di discriminazione. Sarà inoltre valutato positivamente l’atteggiamento proattivo delle società in questo campo».
A dover rinunciare al numero 88 saranno i due croati Pasalic e Basic (uno degli obiettivi della Salernitana per il centrocampo). In passato non mancarono le polemiche: Praszelik, Buffon e Borriello vestirono la casacca numero 88 e, dopo le polemiche, smentirono qualsiasi tipo di simpatia verso l’estrema destra.