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Favasuli: “I risultati della Salernitana passano dai meriti di Iervolino”

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Il campionato della Salernitana ha messo in luce potenzialità importanti in vista delle future stagioni. Il progetto portato avanti dal presidente Iervolino sta dando i suoi frutti, e la conquista della seconda permanenza consecutiva in Serie A ne è la conferma.

Le parole dell’ex Salernitana

Un passato tra le file di Teramo, Pisa, Salernitana e Cavese per Francesco Favasuli. Il nativo di Locri, centrocampista di sostanza col vizio del gol, ha impiegato poco tempo per ritornare sul terreno di gioco dal momento del suo ritiro avvenuto nel 2021. In seguito all’addio dichiarato con la maglia biancoblù, Favasuli è subentrato, l’anno seguente, nelle vesti di tecnico ad interim della Nocerina, per poi divenirne allenatore in seconda nel 2022.


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L’intervista integrale

La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare l’ex calciatore di ‘Sua Maestà’, Favasuli. Con lui abbiamo parlato della sua ultima esperienza a Nocera e del suo passato a Salerno.

Una liberazione aver ottenuto la salvezza con la Nocerina, cosa vi siete detti prima di affrontare la finale play-out contro il Francavilla?

«L’epilogo della partita è stato una liberazione per tutti, perché abbiamo vissuto un anno complicato per molteplici motivi. Fortunatamente è andata per il verso giusto e abbiamo gioito per il risultato ottenuto».

Quali sono stati gli aspetti, ma anche le figure decisive per riprendere in mano il destino dei rossoneri?

«Ognuno ha i propri meriti, tutti hanno contribuito ad ottenere la salvezza. Per quanto mi riguarda, da allenatore in seconda, devo ringraziare sia Sannino che Zavettieri per avermi permesso di iniziare questa avventura. In particolare mister Erra, che ha avuto fiducia in me al momento del suo subentro. Un ulteriore ringraziamento va fatto alla nuova proprietà che mi ha sempre stimato, nonostante i cambi in panchina. Credo che abbia fatto la differenza, rivelando tantissimi problemi presenti fino al mese di dicembre e risollevando la situazione. Hanno mostrato competenza nel risanare i debiti vecchi e pagare la gestione, sostenuta fino al termine del campionato».

Bisogna inevitabilmente tirare le somme: cosa non è andato nel corso della stagione regolare?

«Abbiamo avuto un gruppo di calciatori formato innanzitutto da bravi ragazzi. Ovviamente, quando si comincia male, vengono a crearsi situazioni che risultano complicate da risanare in corsa. Inevitabilmente, quando la società non è presente da inizio anno – purtroppo il calcio e la storia raccontano chiaramente – gli esiti sono questi: tali situazioni le paghi dazio. I ragazzi sono stati fantastici nonostante i limiti, ma capaci di far venire fuori specialmente i pregi. Si sono sempre messi a disposizione, soprattutto nei periodi di difficoltà. Vivendo la situazione dall’interno, lo sappiamo bene. Non abbiamo mollato e, con grande sofferenza, abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo. Sappiamo benissimo, infatti, che la piazza di Nocera merita di avere ambizioni ben diverse. Dal canto mio, posso dire di essermi trovato bene da collaboratore tecnico: un’esperienza che mi ha formato molto».

E il suo futuro?

«Il mio contratto è scaduto il 30 maggio, dunque sono in attesa di opportunità e vedremo cosa accadrà. Al momento, penso alla mia famiglia e mi godo le vacanze».

Un campionato di Serie C vinto con la Salernitana. Credo segua ancora i granata, seppur non da vicino. Le sta convincendo il progetto?

«Mi fa sempre piacere quando le squadre in cui ho militato ottengono successi. Dati alla mano, la dirigenza Iervolino sta svolgendo un ottimo lavoro. La Salernitana ha disputato un gran finale di campionato con l’avvento di mister Sousa. Il campo parla chiaro: il presidente ha fatto un grandissimo investimento acquistando i granata in un momento difficile, quindi bisogna dargli il giusto merito».

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Elio Granito
Elio Granito
Giornalista, classe ’95, iscritto all’Albo nazionale dei Pubblicisti, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti del mio carattere risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute con figure di rilievo all'interno del mondo del giornalismo e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".
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