È stato ottimo l’arbitraggio del fischietto sardo Giua nel match di Coppa Italia tra Salernitana e Ternana, terminato 1-0 per i padroni di casa. Dalle tribune alcuni casi sembravano a sfavore dei Granata, ma da una più attenta analisi si evince quanto il fischietto toscano abbia condotto bene la gara.
L’arbitraggio di Giua: contatti-dubbi per la Salernitana
Analisi completa sull’operato di Giua della partita di coppa in cui i Granata hanno superato la Ternana allo stadio “Arechi” di Salerno. La Salernitana ora incontrerà la Sampdoria che ha battuto a fatica, e dopo la lotteria dei calci di rigore il Südtirol per 8-7. Si tratterà di déjà vu: già nel 2020, con Castori in panchina, il Cavalluccio affrontò i doriani in Coppa Italia (1-0 a Marassi).
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I casi in analisi tutti nel secondo tempo
La Salernitana mette la freccia già al 7′ con la punizione di Candreva: sacrosanta la decisione di Giua, nell’occasione è molto bravo Botheim a proteggere palla al limite dell’area di rigore.
Nella ripresa proteste ingiustificate verso l’arbitraggio da parte dei Granata per due penalty non concessi nel secondo tempo. Nel primo caso, al 51′, il contatto su Bradaric è troppo leggero per concedere la massima punizione. Bravo Giua a sorvolare ad ampi cenni. Ancor più semplice la valutazione della seconda situazione: al 70′ Sfait simula platealmente lasciandosi andare con troppa leggerezza. In tale situazione poteva esserci un giallo per l’austriaco di origini romene.
La gestione disciplinare di Giua, per tutta la durata del match, è stata equa e precisa. Sia Bradaric e sia Kastanos, entrambi eccessivamente nervosi, sono stati ben redarguiti e giustamente ammoniti. Da segnalare una discreta gestione delle panchine e l’ottima prevenzione dimostrata ammonendo il mister della Ternana Lucarelli già nei primi minuti di gioco.