La Salernitana attende l’Inter, preparando quella che, nelle idee di allenatore e società, dovrebbe essere la partita del riscatto, almeno dal punto di vista della prestazione.
Salernitana fragile, Inter spietata
In quest’avvio di campionato, la Salernitana ha mostrato una non trascurabile fragilità difensiva. Gli avversari di turno hanno rischiato di rendersi pericolosi in occasione di ogni affondo. Le cause sono molteplici, e partono da un centrocampo per nulla solido, passano per dei laterali mai in palla ed arrivano agli errori individuali dei difensori. Certo, la gara di Empoli ha portato con sé delle rassicurazioni, ma stavolta dall’altra parte del terreno di gioco c’è la capolista. Stiamo parlando di una squadra capace di mettere a segno quindici reti nelle prime sei di campionato, subendone soltanto tre.
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Cambio modulo per fermare l’Inter?
Alla luce di tutto ciò, la Salernitana ha un problema fondamentale da risolvere prima di pensare a segnare: fermare l’Inter. La prima e più ovvia soluzione potrebbe essere una leggera modifica nel modulo con cui la squadra scenderà in campo. Giocare a specchio, con il 3-5-2, dovrebbe portare ad avere un centrocampo maggiormente solido, magari capace di arginare la qualità di quello nero-azzurro. Si è visto come la mediana sia il reparto più in difficoltà al momento, quindi, rinforzarla potrebbe essere una mossa vincente. In difesa c’è poco da dire: uno tra Pirola, Lovato e Gyomber dovrà far posto al rientrante Daniliuc.
I gol che mancano
La Salernitana è stata decisamente sfortunata nelle ultime uscite, durante le quali abbiamo visto Cabral colpire una marea di legni. Serve cinismo: c’è bisogno di Boulaye Dia, che, nonostante non sia al meglio, sembra pronto a partire dal 1′. Di certo l’assenza di Candreva si farà sentire e Jovane Cabral sarà chiamato agli straordinari, ma, con l’atteggiamento giusto, si può portare a casa almeno una buona prestazione. Il che non sarebbe poco, vista la situazione.
