È iniziato il primo di ottobre il campionato e già Scafati Basket e altre società si trovano sotto l’occhio del ciclone. Perché la Federazione Italiana di Pallacanestro le ha multate?
Scafati basket, provvedimenti disciplinari
Nonostante lo Scafati Basket abbia dato sfoggio una buona prestazione sul parquet, nonostante la sconfitta sul tabellone, alcuni elementi extra-campo hanno turbato l’atmosfera della partita. Secondo quanto riporta il sito ufficiale della federazione italiana pallacanestro, la società di Aniello Longobardi è stata multata per «Euro 2.400,00 per offese e minacce collettive frequenti del pubblico agli arbitri [art. 27,4b RG rec.,art. 27,5bd RG rec.,art. 24,2b RG]». È riportata inoltre una «ammonizione per guasto delle attrezzature obbligatorie (tabellone segnapunti elettronico) [art. 40,1a RG]». A quanto pare, agli spettatori presenti al palazzetto non è piaciuto il metro di giudizio della terna arbitraria in campo, tanto da doverli intimidire. Tattica che si è ritorta, ancora una volta, ai danni della propria società, che ora dovrà pagarne il prezzo. Ma Scafati non è l’unica società ad essere stata multata.
Altre multe, altri campionati
A far le spese per colpa dei propri tifosi è anche la VL Pesaro la quale è costretta a pagare una «ammenda di Euro 1.320,00 per comportamenti atti a disturbare il regolare svolgimento della gara (utilizzo reiterato di fischietti nonostante l’invito rivolto alla Societа di provvedere ad eliminarli) e per un coro discriminatorio di matrice razziale nei confronti di un tesserato avversario ben individuato [art. 27,3 RG rec.,art. 27,4a RG rec.,art. 28,3 RG,art. 24,2b RG]»
Ma le sanzioni non toccano solo il massimo campionato, estendendosi anche sulla seconda divisione italiana di basket. La squadra di Casale Monferrato dovrà pagare una «ammenda di Euro 750,00 per offese collettive e frequenti nei confronti degli arbitri [art. 27,4b RG rec.,art. 24,2b RG»; quella di Forlì, invece, dovrà pagare «ammenda di Euro 750,00 per comportamenti atti a disturbare il regolare svolgimento della gara (coro atto a disturbare l’esecuzione dell’inno nazionale) [art. 27,3 RG]».