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Iervolino torna a parlare: “Voglio migliorare la professionalità degli arbitri. Sul mercato fiducia a Sabatini”

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Ore caldissime in casa Salernitana. A fare scalpore sono le dichiarazioni del presidente Danilo Iervolino, che ritorna a parlare spulciando, tra l’altro molti argomenti.

Iervolino rischia, indagine della FIGC sul presidente della Salernitana

Il gol vittoria da parte del Napoli, arrivato in pieno recupero, porta la firma di Amir Rrahmani. Una rete cruciale che ha portato il Napoli a ritrovare la vittoria che mancava da molto, forse troppo, non si può dire lo stesso della Salernitana che, dopo essersi fatta scappare un buon punto in ottica salvezza, deve rialzarsi e rimboccarsi di nuovo le maniche per ridurre il gap con le altre contendenti per la permanenza in Serie A.

Intanto, il presunto contatto falloso tra Diego Demme e Loum Tchaouna, dal quale è scaturito l’assist della remuntada azzurra, ha scatenato l’ira di Danilo Iervolino che nel post partita, senza peli sulla lingua, si è scagliato contro la gestione dell’arbitro Marinelli, per poi chiedere le dimissioni del designatore arbitrale, Gianluca Rocchi. Una battaglia, questa, che vede scendere in campo la Procura della Figc che, nelle ultime ore, ha aperto un’inchiesta in merito alle affermazioni del numero uno granata, valutando, in tal senso, eventuali sanzioni.

Il patron granata a tutto tondo: dallo sfogo nel post derby al capitolo calciomercato

Dopo lo sfogo  post derby, poi continuato stamane con un’intervista sul quotidiano ‘Il Mattino’, l’imprenditore di Palma Campania è tornato a parlare, questa volta a Tv Oggi nel corso della trasmissione Zona Mista. Iervolino, sprovvisto dello stato d’animo irrequieto avuto sabato, ha proseguito proponendo delle soluzioni: «Mi appassiona capire se il calcio italiano vuole proseguire con un arbitraggio che diventa discrezionale, che non viene aiutato dagli strumenti tecnologici e se gli arbitri debbano continuare ad essere impuniti. Chi sbaglia paga, chi li controlla e come si controllano. Un’industria così importante deve recuperare serietà, c’è necessità di ridare una professionalità oggettiva che aiuti grazie a questi nuovi strumenti tecnologici per rendere oggettiva ogni decisione in campo. Voglio capire se il gioco non vale la candela e se questo sport merita gli ingenti investimenti che noi presidenti stiamo facendo e se ci sono strategie per il futuro».

In un campionato che si gioca come un testa a testa e dove ogni decisione del VAR risulta decisivo, diventa, allo stesso tempo, cruciale prendere delle decisioni. Seguendo il modello di altri sport una delle soluzioni poste dal presidente potrebbe essere quella del Challenge “a chiamata”: «I primi passi sono la chiamata del VAR di parte. Molti episodi visti dal campo a velocità normale possono avere un giudizio e con la calma e il retroscena del VAR altri. Il rigore provocato da Fazio era indubbio, ma visto al VAR il contatto c’è. Questa è una cosa che può benissimo accadere in altre situazioni. Nel tennis c’è l’occhio di falco, nella pallavolo la revisione a chiamata. Ci sono sport in cui la tecnologia rende più oggettivo, così non ci sono più strascichi di polemica».


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Nel frattempo, la Procura Federale, secondo quanto riportato dall’ANSA, avrebbe aperto in giornata un fascicolo a carico del patron granata per dichiarazioni lesive: «Non mi è stato comunicato ancora nulla. Darò le mie spiegazioni a tempo debito. Dall’altra parte ci sono dichiarazioni uguali e contrarie alle mie, che evidenziano il contrasto come non punibile.  E’ un mio sacrosanto diritto dare il mio giudizio personale, posso dire che un arbitro, secondo me, è stato scarso, anziché l’organizzazione scarsa. Voglio migliorare la professione degli arbitri ed è arrivato oggi il momento di parlarne. Sono un costruttore, vedo dei limiti e propongo delle soluzioni migliorative».

Il presidente della Salernitana ha continuato dicendo: «Gli arbitri dovrebbero avere un albo indipendente e non essere sotto il controllo della FIGC, non devono essere puniti dalla loro stessa corporazione. Non c’è nulla di personale nel chiedere le dimissioni di Rocchi, bisogna cambiare perché il calcio vive di grandi investimenti che passano per il merito del campo di gioco. D’altronde io non conosco neanche gli arbitri, non mi sono mai interessato degli arbitri che venissero ad arbitrare le nostre partite. Stiamo dando un protagonismo eccessivo, mi auguro che possa fare il suo lavoro per cui viene pagato profumatamente. Ho voglia di cambiare. La Domenica Sportiva mi ha fatto molto sorridere, com’è giusto che sia Rimedio ha sentenziato senza sentire il giudizio degli altri. Ci sta, è il suo lavoro. Il calcio è bello perché ognuno può farsi un’opinione».

Iervolino ha poi condannato l’episodio accaduto a margine di Juventus-Salernitana, che ha visto protagonista in negativo il preparatore atletico dello staff granata: «Ho rimproverato tutti gli episodi che sfociano in un’aggressione di qualsiasi tipo. Su questo non mi troverete mai favorevole e condanno in primis i miei. L’unica cosa che dico è che per me gli arbitri sono inadeguati. Come dobbiamo renderli adeguati? Con una maggiore formazione, una maggiore consapevolezza, anche in termini di dialogo e di rispetto nei confronti delle squadre e con la tecnologia. Non penso che questo possa ledere, anzi soltanto migliorare».

Nonostante i quattro punti sfumati contro Milan, Juventus e Napoli, al netto di ottimi approcci da parte della squadra, il numero uno granata non si lascia demoralizzare, e continua dicendo: «E’ evidente che no dobbiamo cadere nel tranello della prestazione inficiata agli ultimi minuti che ci deprime. Dobbiamo, infatti, prendere consapevolezza che, quando abbiamo quella grinta e quella voglia, possiamo giocare a testa alta contro tutte le squadre. Ringrazio la tifoseria. Sanno quanta voglia ho io, quanti investimenti ho fatto e quante risorse metto nella Salernitana, anche mentali. La promessa è che ce la metterò tutta, chiunque verrà a giocare a Salerno sa che sarà una fossa dei leoni, in ogni partita lotteremo con il coltello fra i denti».

Iervolino ha le idee chiare, nella sua mente Filippo Inzaghi rimane un punto fermo, saldo sulla panchina della Salernitana: «Inzaghi non è mai stato a rischio. La squadra ha subito gli infortuni di Kastanos e Pirola e la squalifica di Maggiore. In più, tre giocatori importanti erano indisponibili per la Coppa d’Africa. La squadra è stata un po’ sfortunata, il campionato è ancora lungo e ci auguriamo che la squadra al completo possa invertire questo trend».

Sul calciomercato invece…

Capitolo mercato: «Il direttore Sabatini, ha le idee chiare e una precisa visione. In questo è plenipotenziario, valuta lui e ha delle idee sui giocatori, ne capisce le personalità e la prontezza per poterci dare un contributo. Ci affidiamo a lui. Percentuale del 5%? Non so se sia più alta o più bassa, sicuramente la situazione è in salita. Ci sono ancora 18 partite, non dobbiamo deprimerci. La gara contro il Genoa è importantissima.

Non potevamo acquistare prima, eravamo obbligati dalla COVISOC a non fare un mercato attivo. Non smentisco Zanoli e Basic, potrebbero arrivare presto, sono i due primi obiettivi e calciatori molto forti. Lui (Zanoli, ndr) e Pierozzi sono terzini e anche quinti, ottimi sia per la fase offensiva che per quella difensiva. Dovesse arrivare Basic ci rinforzerebbe il centrocampo. Dia è un grande giocatore ed ha un valore, se arriverà una proposta andrà via, altrimenti ci darà una mano nell’impresa salvezza. Palomino è forse ancora uno dei nostri obiettivi, sicuramente lo è stato. Uso il forse perché Sabatini valuta tutto in un maniera organica e dinamica».

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