La prima parte del ritiro della Salernitana a Rivisondoli si è conclusa, tra alti e bassi. I problemi della passata stagione potrebbero ripresentarsi?
Salernitana, ritiro a Rivisondoli tra alti e bassi
La Salernitana ha salutato Rivisondoli e ha concluso la prima parte del ritiro. Atteso ci saranno due giorni di riposo e il 27 luglio si comincerà con la seconda parte.
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Il bilancio di questo prima parte di ritiro non è molto positivo. Certo, sono arrivate delle cessioni importanti, Motoc, Jimenez, Pirola, Tchaouna, Ikwuemesi e sono arrivati in granata Tongya, Njoh, Gentile, Dalmonte. Ma l’allenatore Martusciello ha dovuto preparare strategie e moduli con giocatori già con la valigia in mano, in attesa solo di capire in quale squadra nuova dovranno sbarcare. Sono 27 i giocatori in rosa al momento, ma sono in tanti che partiranno.
Petrachi sta lavorando senza sosta per poter cedere tutti i giocatori che per vari motivi non rientrano nel progetto e Martusciello dovrà cercare di lavorare con un squadra che è una sorta di cantiere aperto. Il gruppo vero e proprio, quello che dovrà davvero giocare il prossimo campionato in Serie B non si è ancora del tutto formato. E intanto i primi impegni di Coppa Italia (12 agosto con lo Spezia) e campionato (17 agosto con il Cittadella) si avvicinano.
Le due amichevoli, con il Folgore Delfino Curi Pescara e il Volos non sono serviti a molto, anzi hanno lanciato segnali contradditori alla tifoseria, che è già parecchio tesa. Inizialmente i tifosi giunti in ritiro applaudivano e sostenevano tutti i giocatori senza distinzioni e il clima era sereno, ma l’amichevole con il Volos ha riaperto una ferita, facendo uscire tutta la tensione.
La sensazione che dilaga è quella dell’incertezza. E sembra anche che gli errori della scorsa stagione si stiano per ripetere. La speranza è che queste sensazioni possano essere smentite sul campo.