Dal ritiro dell’Angri arrivano le parole di Aniello Viscovo, estremo difensore classe 1999, arrivato in questa sessione di mercato dal Carate Brianza.
L’intervista dal ritiro dell’Angri
L’Angri in mattinata ha pubblicato il terzo episodio di “Ale’ grigiorossi – voci dal ritiro”, un nuovo format consistente in una serie di interviste, provenienti dal ritiro, disponibili sottoforma di podcast. Ospite di questo episodio Aniello Viscovo, estremo difensore d’esperienza, che si è raccontato ai microfoni grigiorossi parlando del suo passato, della sua scelta e del suo ruolo.
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Le parole del portiere
Come è diventato portiere? Perché ha scelto Angri? Aniello Viscovo si racconta direttamente dal ritiro:
«Ho ricoperto un po’ tutti i ruoli, successivamente però è nata la passione per il ruolo del portiere in quanto mi piaceva lanciarmi ovunque. Ho giocato nel settore giovanile del Crotone, sono andato in Serie A e in Serie B con loro, da lì ho militato in serie C in diverse squadre. Quando è arrivata la chiamata dell’Angri, ho scelto questa piazza per il suo calore. Sarà bello giocare nel nostro stadio davanti ai nostri tifosi. Ad Angri ci sono già stato da piccolo, giocavo per il River Angri, e mi ha reso felice la possibilità di tornare».
Poi la storia del suo soprannome e il rapporto col nuovo preparatore dei portieri Valerio Tito:
«Con Mister Tito mi sto trovando bene, ci dà una mano anche fuori dal campo. Con lui stiamo lavorando molto ma è normale essendo in ritiro perché dobbiamo sfruttare tutte le occasioni per lavorare al meglio prima dell’inizio del campionato. In squadra mi chiamano “il vichingo” sia per la mia barba sia per i miei atteggiamenti in campo e fuori».