Si è da poco conclusa Salernitana-Spezia, partita valida per la nona giornata di Serie B. Di seguito, le pagelle dei granata.
Salernitana-Spezia: le pagelle dei granata
Martusciello è costretto a rinunciare, oltre ai già noti indisponibili Reine-Adelaide e Amatucci, anche agli influenzati Dalmonte e Hrustic. Centrocampo reinventato con Maggiore davanti la difesa e Soriano e Tello a supporto come mezzali. In attacco, saranno Braaf e Verde ad affiancare Simy.
D’Angelo risponde mischiando di molto le carte. Wisniewski prende il posto di Bertola in difesa, mentre a centrocampo Nagy e Cassata si siedono per fare spazio a Elia. In attacco, soltanto panchina per Francesco Pio Esposito, con Di Serio ad affiancare Soleri e Bandinelli a supporto sulla trequarti. A prevalere all’Arechi è stato lo Spezia per 2-0 grazie ai gol di Soleri e Bertola nella ripresa.
Sepe – Sicuro nelle uscite alte, non ha avuto un gran daffare soprattutto per merito della difesa. Incolpevole sull’eurogol di Soleri e sul colpo di testa Bertola, diventa decisivo con due ottimi riflessi su Bandinelli e Cassata per mantenere in piedi la baracca, seppur inutilmente. 6.
Stojanovic – A scendere scende e anche piuttosto bene, peccato che in fase difensiva Reca gli abbia resto la vita impossibile. Il mismatch fisico tra i due laterali è lampante e il polacco è stato tra i più pericolosi dello Spezia a livello offensivo. Nella ripresa rientra troppo nervoso e rischia a più riprese il secondo cartellino giallo. 5,5. Dal 70′ Ghiglione – Meno spinta rispetto a Stojanovic, ma anche meno solidità difensiva. Non un ingresso impattante il suo. 5,5.
Ferrari – Agisce di mestiere e di esperienza quando il duello in velocità lo vede in svantaggio. Sempre ben posizionato, è salvifico nel primo tempo quando nega a Soleri la gioia del gol con un intervento a corpo morto. Nella ripresa è mancata attenzione sui calci d’angolo che hanno portato ai gol spezzini. 6.
Bronn – Un giocatore sicuro dei propri mezzi, forse anche troppo in alcune circostanze, tanto da valutare alcune situazioni con sufficienza. Sfiora il gol con un tiro lontano dal suo repertorio. Nei duelli aerei, soprattutto in occasione dei due gol subiti, alquanto rivedibile. 5.
Njoh – Approccio timido per il laterale francese. Gli spazi per scendere o arrivare al cross non mancano, ma preferisce quasi sempre la giocata sicura. Poco coraggioso e intraprendente, ma disciplinato. 6.
Maggiore – Inizio complicato, con diversi appoggi sbagliati e molti duelli in mezzo al campo persi banalmente. Con il passare del tempo è riuscito a riassettare il tutto e ad entrare maggiormente nel vivo del gioco, sfiorando anche il gol nel primo tempo. Nella ripresa perde di nuovo le misure, anche se ha la miglior palla-gol della ripresa. 5,5.
Soriano – A livello offensivo ha mostrato alcuni eccessi di altruismo non da giocatore della sua esperienza. In fase di ripiego fa fatica a supportare Stojanovic nel contenimento di Reca. Non una giornata positiva la sua. 5,5. Dal 60′ Kallon – Ingresso quasi impalpabile il suo: pochi spunti e tanto nervosismo 5,5.
Tello – Troppi tocchi e troppa leziosità. Tanti gli errori in fase d’appoggio e troppe volte ha rallentato la manovra o rinunciato al tiro in porta. Sfasato. 5. Dal 70′ Sfait – Molta intraprendenza, ma poca sostanza: tante scelte sbagliate e giocate prevedibili che sono diventate facile preda della difesa avversaria. 5,5.
Verde – È tra i più attivi contro il suo passato e Mateju fa una fatica tremenda nel cercare di fermarlo. Grande occasione nel primo tempo sul tiro deviato in contropiede, con Gori decisivo. Nella ripresa si sposta per vie centrali e fa tremare più volte la retroguardia spezzina. 6,5. Dal 74′ Torregrossa – Prova a creare maggiore confusione in area avversaria con la sua fisicità, ma gli spazi concessi dalla difesa spezzina erano risicati. 6.
Braaf – La scelta della giocata è un grande limite dell’esterno olandese: quando c’è da tirare, insiste nel dribbling; quando c’è da dialogare con i compagni, tenta la giocata solista più improbabile. Martusciello resiste fino alla fine del primo tempo per sostituirlo ed è un peccato, perché gli spazi e i presupposti per fare bene c’erano tutti. 5. Dal 46′ Tongya – È partito a razzo seminando il panico nell’area dei liguri, ma la furia si è spenta con l’arrivo dei due gol. 6,5.
Simy – Lotta con i difensori avversari come un leone, facendo un preziosissimo lavoro di sponda. Occasioni poche, ma quanti spazi ha aperto per gli avversari. Nella ripresa scompare lentamente dal campo. 6.
Martusciello – Le ha provate tutte e questo è innegabile, ma la fragilità difensiva mostrata dai suoi sui calci piazzati, unita ad una preoccupante sterilità della manovra offensiva, è quasi inquietante. 5.