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Copione invariato, stesso esito: Salernitana KO anche con la Cremonese

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La Salernitana cade anche a Cremona ed infila la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella casalinga rimediata con lo Spezia. La strada è molto lunga ma arrivano i primi segnali su valori e rendimento della squadra al cospetto di un avversario competitivo.

Cremonese-Salernitana: allo Zini altra sconfitta

Primo tempo: due schiaffi della Cremonese, granata impalpabili

Su un campo reso pesante dalle intense piogge la Salernitana incontra Cremonese del neo allenatore Eugenio Corini. Mister Martusciello fa ricorso al consueto canovaccio tattico: modulo 4-3-3 ma sono diversi gli stravolgimenti di formazione inizialmente a causa di non poche assenze. Dinanzi a Fiorillo, che sostituisce l’infortunato Sepe, la difesa è composta da Ferrari accanto a Bronn, Stojanovic e Njoh sulle corsie esterne. In mediana rientra Amatucci in cabina di regia, Soriano e Tello sono confermati come mezzali. Il tridente è composto da Simy, Tongya sull’out mancino e Verde a destra. Sulle scelte operate pesa anche il turno infrasettimanale in arrivo martedi. La Cremonese si dispone, invece con un elastico 4-4-2, a guidare l’attacco l’ex Bonazzoli accanto a Vasquez. Vandeputte e Zanimacchia sono le due frecce laterali.

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La differenza di approccio tra le due compagini si rivela notevole fin dalle prime battute. La squadra lombarda si mostra aggressiva e ben disposta in campo, concedendo un possesso palla perimetrale e poco proficuo alla Salernitana.  I granata tentano con fatica di sviluppare i tecnicismi della propria organizzazione tattica alternata all’appoggio su Simy, ma sono costretti spesso a forzare la giocata perdendo palla e non sfruttano al meglio le corsie laterali.

Grigiorossi abili ad aggirare il pressing alto, spesso non operato con efficacia e i dovuti tempismi. I padroni di casa si rendono pericolosi soprattutto sulle corsie esterne, dove le ali spesso risultano imprendibili.  Al 20esimo minuto da una respinta corta di Bronn Collicolo centra il palo lontano e porta in vantaggio i suoi. Doccia fredda per i granata.

La Salernitana prova ad organizzare una reazione ma rischia grosso otto minuti più tardi quando la difesa dimentica completamente Zanimacchia in area, che spara alto e grazia Fiorillo. I granata hanno poco dopo la palla del pareggio grazie ad un’azione insistita di Tongya sulla sinistra, Simy cincischia in area di rigore e Verde finisce col calciare su Sernicola, che salva sulla linea di porta. Granata abulici, troppo leziosi e prevedibili in fase offensiva, dove Simy è lasciato spesso solo, il centrocampo ha un passo inadeguato per reggere le due fasi, tanti i passaggi non completati, mentre la Cremonese è ben quadrata e pronta a ripartire con giocate velenose per la retroguardia ospite.

Sul finire del tempo Tello perde incredibilmente palla e alimenta il contropiede fulmineo dei lombardi. Un’incursione di Vandeputte dalla sinistra semina ancora il panico nella retroguardia ospite, il cross raggiunge Bonazzoli che centra la rete con un diagonale sul secondo palo. Primo gol dell’ex granata con la casacca della Cremonese.

Troppe le ripartenze concesse, zero i tiri in porta sostanziali, Salernitana non pervenuta nei primi 45 minuti, forse il peggiore della stagione fin qui. Il primo tempo si chiude sul doppio svantaggio per il Cavalluccio.

Secondo tempo: la Salernitana accorcia subito ma non basta

La ripresa inizia con la prima sostituzioni del match: Torregrossa rileva un evanescente Simy. I granata assumono un atteggiamento diverso, non più da squadra piatta e scolastica.

Al 55esimo da un calcio di punizione di Verde dalla trequarti sinistra Ferrari di testa indovina l’angolo e accorcia le distanze. Nuovo spirito per gli ospiti, il gol destabilizza i padroni di casa creando nervosismo ed insicurezza.

Il trainer Martusciello richiama qualche istante dopo Verdee e spedisce nella mischia Kallon. Aumenta la pressione dei campani, che cercano con insistenza il possesso palla con conseguente verticalizzazione. Al 65esimo lancio in profondità per Tongya che di mancino impegna Fulignati sul primo palo.

Corini legge il momento di difficoltà dei suoi ragazzi e inserisce forze fresche per garantire una fase difensiva più efficace: dentro in sequenza Buonaiuto, Nasti e Castagnetti. Martusciello spinge sull’acceleratore inserendo anche Braaf per un insufficiente Tello al minuto 73: Tongya scala in mediana.

I granata aumentano i giri ma il possesso palla reiterato risulta sterile, i nuovi entrati non danno la scossa, anzi a tratti qualcuno risulta finanche irritante. La Cremonese controlla agevolmente gli assalti: Nasti di testa sfiora il terzo gol al 78esimo. Il trainer della Bersagliera gioca la carta della disperazione all’82esimo: Wlodarczyk per soriano e Maggiore per Amatucci. si passa al 4-2-3-1. Ma regnano confusione e improvvisazione, causate anche da una perdita di equilibrio in termini tattici. La Salernitana non riesce più a rendersi pericolosa, arrestando di fatto il tentativo di rimonta alla sola inzuccata del proprio difensore centrale. I granata lasciano nuovamente i tre punti in palio agli avversari, masticando amaro e scivolando sempre più in classifica.

Le conclusioni: primo tempo horror e possesso palla sterile

A Cremona arriva la quinta sconfitta in campionato. Il KO dello Zini spedisce la Salernitana al 14esimo posto in classifica, in attesa del completamento del turno, che potrebbe vedere i granata risucchiati in zona retrocessione. Il dato dei gol subiti continua ad aumentare mantenendo la retroguardia della Salernitana tra le difese più perforate del torneo (14 gol subiti in dieci partite). A questa statistiche si aggiunge la criticità in fase realizzativa: 2 gol fatti nelle ultime quattro partite (di cui uno a Palermo su cross di Tello finito in rete e uno su palla inattiva).

L’andamento generale si conferma sempre più altalenante specialmente per la conformazione dell’organico allestito. Lo stesso accade nell’ambito dei novanta minuti di una gara. I granata dispongono di calciatori di buona qualità ma che al momento non garantiscono continuità di rendimento né durante il match singolo né durante l’arco di un torneo lungo ed impegnativo. Nemmeno la tappa di Cremona si è rivelata una svolta e questo pone in primis il tecnico Martusciello sul banco degli imputati. Modulo e interpretazione dello stesso sono le soluzioni più idonee all’organico a disposizione in questo momento? Il quesito è legittimo e attende risposta, anche perché non si sono sperimentate altre applicazioni tattiche e stili di manovra del gioco alternativi. Gli avversari spesso ripartono in maniera molto rapida, con tanti uomini nella metà campo e con concretezza negli ultimi sedici metri.

La Salernitana invece prova a scimmiottare a larghi tratti il Tiki Taka di matrice blaugrana ma con esecuzione lenta e qualità ben più limitate. E soprattutto il sig. Martusciello, con tutto il rispetto del caso, non è Guardiola. Il possesso palla a metà campo è un irritante batti e ribatti compassato, utile per le statistiche ma non per vincere le partite e superare le difese dirimpettaie, trovandole impreparate. Il leit motiv è sempre lo stesso e dopo dieci giornate il tema andrebbe affrontato dalla società assieme alla direzione tecnica, poiché oggi il rendimento della squadra è al di sotto delle aspettative.

Fatte le dovute analisi, e magari anche immersioni di umiltà, per comprendere ancora una volta dove correggere il tiro, bisogna ora subito guardare avanti e preparare al meglio il prossimo impegno infrasettimanale col Cesena all’Arechi. Il “must” è invertire immediatamente la rotta per non andare a sbattere, cercare di non ripetere ancora gli stessi errori e di tradurre la mole di gioco con maggior concretezza e senza troppi fronzoli in fase conclusiva.

Il tabellino del match

Cremonese (4-2-3-1): Fulignati; Barbieri, Bianchetti, Ravanelli, Sernicola; Majer (46′ Pickel), Collocolo; Zanimacchia, Vazquez (70′ Castagnetti), Vandeputte (62′ Buonaiuto); Bonazzoli (62′ Nasti). A disp.: Saro, Moretti, Lochoshvili, Antov, Quagliata, Majer, Pickel, Buonaiuto, Milanese, De Luca, Johnsen, Nasti. All.: E. Corini

Salernitana (4-3-2-1): Fiorillo; Stojanovic, Bronn, Ferrari, Njoh; Soriano (83′ Włodarczyk), Amatucci (83′ Maggiore), Tello (74′ Braaf); Verde (57′ Kallon), Tongya; Simy (46′ Torregrossa). A disp.: Corriere, Ghiglione, Jaroszynski, Ruggeri, Velthuis, Dalmonte, Hrustic, Maggiore, Braaf, Kallon, Torregrossa, Włodarczyk. All.: G. Martusciello

Marcatori: 21′ Collocolo, 46′ Bonazzoli, 56′ Ferrari

Corner: 0-3

Ammoniti: 12′ Collocolo, 13′ Majer, 55′ Zanimacchia, 59′ Bianchetti, 72′ Torregrossa, 83′ Braaf

Arbitro: Francesco Cosso di Reggio Calabria

Assistenti: M. Scarpa (sez. Reggio Emilia) – M. Emmanuele (sez. Pisa) IV Ufficiale: Michele Maccorin (sez. Pordenone)

VAR: Gianpiero Miele (sez. Nola)

AVAR: Ivano Pezzuto (sez. Lecce)

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