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Prove di difesa a tre per la Salernitana: come cambia il centrocampo granata

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Prove di 3-5-2 per mister Colantuono in vista del ritorno in campo della Salernitana in campionato contro il Sassuolo. La classifica deficitaria, che vede i granata a ridosso della zona retrocessione diretta, impone cambiamenti drastici e maggiore prudenza in fase difensiva. Con una difesa a tre, come cambierebbe il centrocampo?

Il “nuovo” centrocampo della Salernitana: duttilità cercasi

Situazioni disperate impongono soluzioni drastiche: come può una Salernitana concepita e costruita per giocare con il 4-3-3 mutare pelle e passare ad un più pragmatico 3-5-2?


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Il lavoro di mister Colantuono si concentrerà proprio su questa novità per cercare di dare maggiore sicurezza ad un reparto difensivo sofferente. Ovviamente, c’è anche la questione della sterilità offensiva da mettere in conto, ma il tecnico romano sarà costretto a lavorare per gradi. Con il probabile arrivo della difesa a tre, con Ferrari che dovrà essere affiancato da Bronn e uno tra Jaroszynski, Ruggeri e Velthuis, ci si aspetterà un centrocampo più di fatica che di palleggio.

Martusciello prediligeva il fraseggio, il palleggio e il possesso palla per cercare di correre meno rischi e mantenere il controllo della partita, ma la Serie B è una categoria che sembra premiare più il pragmatismo che l’estetica. Ragion per cui, Colantuono punterà su un centrocampo muscolare per garantire maggiore sicurezza alla difesa. L’ago della bilancia sarà l’unico centrocampista in grado di ricoprire più ruoli in mediana, ovvero Andres Tello. Il colombiano, tra i giocatori più utilizzati dell’era Martusciello, è apparso sfasato nelle ultime uscite e questo nuovo modulo potrebbe rivitalizzarlo dandogli meno responsabilità di quando si giocava con un centrocampo a tre. Amatucci, naturalmente, sarà il vertice basso da cui dovrà partire la costruzione del gioco, nonché l’ultimo baluardo davanti al terzetto difensivo.

Resta da sciogliere il rebus sulla terza mezzala. Maggiore è fuori dai giochi per infortunio, Soriano non riesce ad ingranare e Reine-Adelaide e Tongya sono vessati dai guai fisici. Il rientro di questi ultimi due potrebbe creare un bell’affollamento in quella zona di campo, per non parlare del possibile impiego in quel ruolo dell’australiano Hrustic. Tongya ha dimostrato, durante la gestione di Martusciello, di saper ben interpretare quel ruolo, anche se lui di base è un esterno d’attacco. Per quanto riguarda, invece, Reine-Adelaide sarà la condizione fisica l’ago della bilancia.

Sugli esterni le gerarchie non sono prestabilite come può sembrare. Se a sinistra Njoh non dovrebbe avere problemi a mantenere il posto, sulla destra c’è un bel rebus. Ghiglione è un laterale a tutta fascia di ruolo, ma attualmente il titolare è Stojanovic, che contro il Sassuolo sarà squalificato ed è più abituato a giocare in un sistema a quattro. Per l’ex Cremonese, quindi, la trasferta di Reggio Emilia sarà un banco di prova importante per provare a scalzare lo sloveno ed entrare nelle grazie del nuovo mister.

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