Salernitana e Frosinone si sono affrontate per la ventisettesima giornata del campionato di Serie B. Di seguito, le pagelle dei granata.
Salernitana-Frosinone, le pagelle dei granata
Esordio sulla panchina del Frosinone per il mister Paolo Bianco e rivoluzione tattica, invece, in casa Salernitana.
Breda cambia modulo dopo la disfatta di Carrara e si schiera con un 3-4-1-2 che vede Ghiglione al posto di Stojanovic sulla fascia destra, Reine-Adelaide alle spalle di Cerri al posto di Tongya e Verde in supporto al posto di Raimondo. Bianco, per la sua prima sulla panchina dei ciociari, rivolta come un calzino l’undici iniziale rispetto alla partita con la Reggiana: fuori Lusuardi, Koutsoupias, Canotto, Kvernadze e Darboe, dentro Bettella, Vural, Kone, Begic e Partipilo.
La partita dell’Arechi è terminata col punteggio di 1-1, con Ghiglione a rispondere al momentaneo vantaggio ciociaro firmato da Partipilo. Il Frosinone ha chiuso la partita in 9 per le espulsioni di Di Chiara (doppia ammonizione) e Kone (rosso diretto).
Christensen – Coperto al momento della conclusione vincente di Partipilo, ha tenuto in piedi i suoi con un ottimo riflesso in controtempo su Begic. 6.
Bronn – Una serie di coperture vincenti hanno evitato il peggio in un primo tempo troppo rinunciatario. Nella ripresa, si divora una doppia occasione colossale per firmare il sorpasso. 6.
Ferrari – Prova a suonare la carica nel primo tempo con qualche sventagliata per tentare di giocare in ampiezza, ma il baricentro troppo basso ha creato delle difficoltà oggettive. Nella ripresa ha avuto poco lavoro da fare, facendo spesso il centravanti aggiunto in situazione di palla inattiva. 6.
Lochoshvili – Un po’ arruffone col pallone tra i piedi, ma efficace in fase di ripiegamento. Nella ripresa è stato praticamente il miglior crossatore della Salernitana, trovando diversi palloni invitanti che gli attaccanti potevano sfruttare meglio. 6.
Ghiglione – Nel primo tempo è stato uno dei pochi a tentare qualche spunto per far salire la squadra. Nella ripresa, è lui a trovare la zampata vincente sulla conclusione deviata di Bronn e si è reso protagonista di diverse chiusure decisive e tante sgroppate sulla destra. Esce stremato nel finale a causa dei crampi. 7. Dall’81’ Stojanovic – Entra per il forcing finale nel tentativo di fornire cross vincenti, ma lo sloveno è stato spesso impreciso. s.v.
Amatucci – Primo tempo troppo elementare e compassato. Nella ripresa aumenta i giri del motore, fornendo buone trame offensive e raddoppi puntuali in fase di ripiego. Avesse avuto maggiore decisione al tiro, avrebbe potuto anche trovare la via del gol. 5,5.
Caligara – Il centrocampo è senza ritmo anche perché rallenta troppo il tempo della giocata e non accompagna l’azione offensiva. Non riesce ad imporre il cambio di ritmo, facendo fatica a contenere i coast-to-coast di Kone e Vural, e Breda lo sostituisce per avere più dinamismo in mezzo al campo. 5. Dal 46′ Zuccon – Offre maggiore dinamismo grazie alla sua facilità di corsa e alla sua prestanza fisica, ma non è stato preciso nella distribuzione del pallone. Prova, tutto sommato, sufficiente. 6.
Njoh – Nel primo tempo è stato francamente impresentabile. Nella ripresa, invece, ha fornito buoni cross e dato una grossa mano alla manovra offensiva. Nulla di trascendentale, ma era difficile fare peggio del primo tempo. 5,5. Dal 71′ Corazza – Entra e subito si crea una buona occasione di testa che Cerofolini riesce a respingere con un balzo felino. 6.
Verde – Nel primo tempo è stato uno dei pochi a tentare la giocata nel disastro collettivo. Nella ripresa, contribuisce al pari avviando l’azione del gol di Ghiglione. Prima di uscire, regala a Corazza il pallone del possibile sorpasso. 6,5. Dall’81’ Raimondo – Al 93′ aveva avuto il pallone della vittoria su intuizione di Cerri, ma lo ha calciato a lato. Era un’occasione d’oro che non poteva essere sciupata. 5.
Reine-Adelaide – Prestazione francamente inquietante. Doveva essere l’uomo che avrebbe dovuto fare la differenza sulla trequarti nel 3-4-1-2 di Breda, ma ha camminato per il campo svagato e perso palloni banali. All’uscita dal campo è andato dritto nel tunnel degli spogliatoi, ma la sostituzione era inevitabile. 4. Dal 40′ Tongya – Suona la carica con una serie di progressioni palla al piede e diversi palloni recuperati di forza in mediana. Il suo ingresso in campo ha rivitalizzato il centrocampo e fornito buone trame offensive ai granata dopo un primo tempo scellerato. 6,5.
Cerri – Dopo un primo tempo da spettatore non pagante, nella ripresa si crea una ghiotta occasione per il pareggio e un’altra ancora più clamorosa per il sorpasso, ma Cerofolini trova due grandi riflessi. Nel recupero, inventa un grande pallone filtrante che Raimondo spreca malamente. 6,5.
Breda – Primo tempo da incubo con 0 tiri in porta fatti, 8 subiti e un gol sul groppone. Nella ripresa, ridisegna la squadra con i cambi (decisivi soprattutto quelli di Tongya e Zuccon per il cambio di marcia) e trova subito il pari. Peccato, però, che il risultato finale non serva ad alimentare le ambizioni di salvezza diretta, con la squadra che non è riuscita ad approfittare della doppia superiorità numerica. Quel primo tempo scriteriato merita spiegazioni. 5.