Il pagellone granata: il girone d’andata della Salernitana
6 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte, 24 punti che piazzano la Salernitana ad appena 2 lunghezze dai play-off e, nonostante tutto, un malcontento generale in quel di Salerno. Il girone d’andata della Salernitana, prima di Colantuono ed ora di Gregucci, è stata una vera e propria montagna russa. Partenza in sordina con due pareggi, con Palermo e Lecce, prima del vittorioso 3-0 col Padova;, un incredibile giro della morte, con la cocente sconfitta di Benevento, scuote i granata che, grazie ad uno sprint, ottengono un filotto interessante, 11 punti in 5 partite.
Tutto stava andando secondo i piani prefissati; l’ottima campagna acquisti stava dando i suoi frutti ed i tifosi, nonostante qualche critica al tecnico, erano soddisfatti dell’andamento fin lì. I granata, dopo le prime 10 giornate, erano, infatti, al 3° posto a quota 17, a soli due punti dalla capolista Pescara. L’aria di alta classifica, però, è pericolosa e, così come succede sulle montagne russe, una discesa in perpendicolare ha il via!
La Salernitana si prepara alla “discesa” perdendo in trasferta a Venezia, ottiene 3 punti con lo Spezia e poi, complice la pausa, la spinta verso l’oblio è inarrestabile. Cittadella, Brescia e Carpi rifilano 3 reti per testa alla Salernitana, Colantuono, con la tifoseria divisa, decide di dimettersi e la società “strappa” alla Nazionale Angelo Gregucci. Il tecnico di San Giorgio Jonico, all’esordio col Foggia, riesce a riportare l’ottovolante sulla strada tranquilla e, a distanza di 43 giorni, la Salernitana torna a vincere. Nelle due gare che hanno concluso l’anno, però, la situazione è, nuovamente, iniziata a precipitare; il pareggio scialbo col Cosenza e la pesante rimonta subita dal Pescara hanno rimesso in moto l’ottovolante, che sembra essersi avviato, nuovamente, alla caduta libera. Terminato, con parecchi giramenti di testa, il primo giro sulla “giostra” è tempo sia di fare i conti sia di prepararsi ad un nuovo turno; complice la finestra di mercato qualcuno potrebbe salutare, altri, invece, dovrebbero venire in soccorso.
Il giudizio è senz’altro con riserva, la squadra, paragone con le montagne russe a parte, ha disatteso le aspettative ma, con tutto il girone di ritorno in avanti, potrà rilanciarsi. Voto 5,5 (sulla fiducia)