Joe Tacopina è un fiume in piena in questo periodo, ce l’ha con tutti, da Balata, poi passa per TAR, Palermo e alla fine anche il VAR non si salva.
Tacopina, il Var, il Palermo… ma non si arrende
Oggi avere a che fare con Joe Tacopina può essere complicato. Chi sente di essere nel giusto (e non saremo noi a contraddirlo) non può mai arrendersi. Diglielo ad un americano che qui le regole non valgono il tempo che ci metti a leggerle (e a capirle).
Dopo il match d’andata il suo Venezia ha tutt’altro che un piede in Serie C. Troppo esiguo per la Salernitana quel gol di vantaggio per far stare tranquilli Menichini e i suoi ragazzi, figuriamoci i tifosi. Ma Tacopina. è evidente, non ce l’ha tanto con quello svantaggio maturato alla fine dei 96 minuti regolamentari quanto, invece, come ci si è arrivati:
Un mese fa eravamo salvi, ora dobbiamo scendere in campo e preparaci a giocare in 5 giorni. Mercoledì sera assisteremo a tutto tranne che ad un evento sportivo. Chi ha governato questa situazione è evidente che non conosce minimamente né i tempi né le dinamiche del calcio.
Il Venezia non si fermerà qui. Porrò in essere tutte le azioni legali risarcitorie necessarie in relazione ai danni subiti. Voglio che i nostri tifosi sappiano che non mi fermerò finché il club non avrà ottenuto giustizia.
Questo il sunto di ciò che riportava il sito ufficiale del Venezia alcuni giorni fa.
Dopo la decisione del TAR, arriva il VAR
Dopo un mese in cui tanto il Venezia quanto la Salernitana erano salve in virtù di un baro riconosciuto e non penalizzato al Palermo. I più poi ci è messo di mezzo l’interpretazione di un tocco di mano in area da parte di Mantovani. Il tocco c’è, è vero, ma non è rigore. Non è un punto di vista ma un fatto, il tocco avviene per rimpallo. Ma spesso il mondo lo si guarda in soli due colori: bianco e nero. Per Tacopina, da Trivenetogoal.it, il VAR, in questi termini non serve:
La gara di ieri? Abbiamo ottenuto il VAR per eliminare gli errori e, invece, vediamo Mantovani che tocca la palla con la mano e l’arbitro che non si affida alla tecnologia per andare a rivedere l’episodio. Ci hanno detto che l’arbitro al VAR avrebbe dovuto segnalare a Di Paolo se andare a vedere o meno l’episodio.
Sono disgustato da quello che accade nel calcio italiano, soprattutto in Serie B, in particolare in questo ultimo anno in Serie B. Sono stanco ed esasperato che a farne le spese sia il Venezia.
Non sto dicendo che ci sia del marcio dietro, ma quando vedi la gestione di questi episodi ti vengono molti dubbi. Chiedo ai tifosi di venire allo stadio e aiutarci nella gara di ritorno per salvare la Serie B, lo meritiamo e la battaglia non è ancora terminata.