Il Buccino Volcei, squadra guidata dal tecnico Pietropinto vede in rosa dalla passata stagione Emanuele Tipaldi. Periodo di stop per il torneo di Eccellenza, che vedeva ai nastri di partenza ben undici salernitane presenti nel gruppo C.
Emanuele Tipaldi: “Vogliamo dimostrare il nostro valore”
Dalla scorsa stagione in rossonero presente è Emanuele Tipaldi. Il terzino destro, classe 1999, ha scelto ancora i volceiani dopo lo scorcio a Buccino della passata annata. Abbiamo raggiunto il giovane calciatore, che dalla sua ha trascorsi in D con Picerno e Nocerina, per sondare gli umori nel gruppo caro al presidente Gaetano Del Chierico.
Seconda stagione in Eccellenza per il Buccino Volcei. Quanto è servito lo scorso campionato per affrontare quello da poco iniziato a tu avviso?
«Il Buccino Volcei nella sua piccola realtà è riuscita a conquistare il massimo campionato regionale ben 2 stagioni fa. Nonostante la poca esperienza in quest’ultimo campionato, grazie alla dedizione e all’ambizione del presidente Del Chierico, si è riuscito a creare un ambiente vincente e pieno di aspettative».
Cosa ha portato Emanuele Tipaldi a sposare il progetto dei rossoneri?
«L’ambizione della società mi ha portato a riconfermare la fiducia per questo club. Dalla nostra poi il mister Pietropinto, allenatore di grandi piazze e ancora pieno di stimoli nonostante la sua età».
Quali erano gli obiettivi di inizio stagione per il Buccino Volcei tenendo conto dei tanti volti nuovi?
«Quest’anno ci sono tanti volti nuovi nella nostra rosa, ma sono volti nuovi solo alla causa Buccino poiché sono tutti calciatori esperti e con ottimi curriculum alle spalle. Insieme a questi ultimi sono stati inseriti tanti under interessanti e con buone prospettive di miglioramento, questo ha fatto si di creare una rosa competitiva per questo campionato. Il primo obiettivo è stato creare una famiglia, per il resto avevamo e abbiamo ancora tanto da dimostrare».
Che aria si respirava nei primi allenamenti dopo lo stop e che gruppo ha trovato Emanuele Tipaldi?
«Dopo il lungo stop la voglia era tanta. Ovviamente avendo fatto allenamento individualmente le condizioni non erano delle migliori. La voglia di ripartire ha fatto si di farci superare tutti gli ostacoli che ci aspettavano, e devo dire che anche il ritiro, che sarebbe dovuto essere più faticoso del solito, visto il lungo stop, a mio avviso è risultato anche più rilassante. In ritiro ho trovato una squadra vogliosa di ricominciare con tanta sana competizione per far si che il mister vedesse anche qualcosa in ottica coppa Italia e campionato».
Come sono andate le prime gare per voi tra campionato e coppa?
«Le prime gare di Coppa Italia e campionato sono andate bene dal mio punto di vista. Ci siamo trovati ad affrontare subito un avversario ostico come la Scafatese, candidato comunque alla vittoria del campionato vista la rosa che hanno costruito. Abbiamo imposto anche il nostro gioco mettendoli in difficoltà, poi la partita è stata compromessa da episodi. La seconda partita di coppa ci ha sorriso anche se non aveva nessuna valenza, ma in ottica campionato era importante portare entusiasmo. Abbiamo vinto nonostante a pochi minuti dall’inizio della gara abbiano rifilato un rosso per un nostro centrocampista, seguito da un gol da parte dei nostri avversari. Per 80 minuti abbiamo giocato come se ci fosse parità numerica, impostando il nostro gioco e vincendo la partita con un gol per tempo, il primo su un mio assist. L’inizio del campionato è stato discreto ma abbiamo intravisto il nostro valore, pareggiando due partite una fuori casa con il Salernum, e l’altra tra le mura amiche nuovamente con la Scafatese con una prestazione sontuosa in cui sono mancati solo i e punti. Poi la vittoria con il Sant’Agnello in casa prima dello stop dei campionati».
Ora campionati nuovamente fermi. Quale è l’umore in casa rossonera? La speranza di ripartire quanto è concreta secondo voi?
«Devo dire che per noi è stata una bella batosta. Certo si immaginava vista la grave situazione sanitaria, ma si sperava comunque di poter giocare. Ora però abbiamo capito la situazione e grazie al prof Cuozzo, che ci invia quotidianamente un lavoro da svolgere, stiamo rimanendo in una forma discreta per un eventuale ripartenza. Siamo fiduciosi e vogliosi di ricominciare da dove ci eravamo fermati per dimostrare il nostro valore».
Come ha vissuto il lungo periodo di stop Emanuele Tipaldi?
«Nel lungo periodo di stop devo dire che non è stato per niente facile, soprattutto a livello mentale, ma quando c’è una passione e una certa professionalità per ciò che si ama, il calcio, si fa di tutto. Infatti personalmente mi sono dovuto abituare ad un metodo di allenamento diverso dal solito, non avendo un campo da calcio personale. E anche quest’ultimo mi ha portato ad avere un’ottima forma. Ovviamente quando si torna al campo si lavora su questa base per arrivare in condizione di giocare comunque una partita di calcio, perché al di là della preparazione fisica c’è tanto altro lavoro di spogliatoio e di tattica, ovviamente compito del mister».