Conferenza stampa pre match per Gian Piero Ventura in vista della partita di domani sera in casa contro il Crotone.
Ventura: “Non è stato un ritiro puntivo”
La Salernitana domani affronterà il Crotone alle ore 21 allo stadio Arechi. Gara valida per la 16ª giornata del campionato di Serie BKT. Ventura ha incrociato una sola volta la formazione calabrese. Il 28 aprile del 2012 fu l’unico precedente casalingo da allenatore per il tecnico granata contro i pitagorici: allenava il Torino, vinse 2-1 con i gol di Sgrigna e Glik.
Mister Ventura che succede a questa squadra partita con grande intensità?
“E’ difficile rispondere. Anzi qualsiasi risposta possa dare può essere fraintesa. E’ un momento inaspettato e non assolutamente positivo. Dobbiamo riprendere il discorso interrotto e questo discorso lo riprendi con la salute dei giocatori, la forma e la mentalità. Quando abbiamo avuto l’emergenza abbiamo giocato con 15 giocatori e anche questo è stato un episodio assolutamente irripetibile. E’ successo anche che abbiamo avuto giocatori, 7-8 con 38 di febbre al venerdì. Cerci ad esempio lo stiamo aspettando da 4 mesi nonostante le amichevoli e la voglia di prendersi. Mentre si stava riabilitando al calcio è successo che ha preso una botta e allora si dovrà riprendere da zero. Cicerelli domenica è rientrato per 10 minuti poi martedì e mercoledì 38 di febbre e quindi da capo. Giannetti, Akpa-Akpro, insomma c’è un’infinità di casi ma non ci dobbiamo piangere addosso. Abbiamo numeri negativi che non dovranno incidere sulla serenità dei giocatori. Per la serie b la salernitana è una piazza importante e quindi può salire anche l’ansia che in campo spesso puoi pagare”.
Perchè sabato sei uscita prima e sei rientrato prima
“Ero tra lo sconcertato e il deluso. Non ho mai visto una partita del genere perché ero molto arrabbiato e volevo vedere se erano capaci di avere una reazione o meno”.
Analizzando i numeri, in questo momento, avverte la stessa fiducia di maggio scorso?
“Assolutamente si. Io non mi sento in veste di allenatore ma sono qui come uomo e non c’è nessun problema nel rapporto. Se mi chiedi sei soddisfatto assolutamente no, sei sereno assolutamente si. Ci siamo allenati martedì abbiamo fatto due allenamenti, quattro al Mary Rosy e un paio sparsi tra il Volpe. Qualche volta non l’abbiamo fatto per situazioni legate al meteo. Gli allenamenti recenti mi hanno fatto ritornare alla mente gli allenamenti del ritiro. Li ho convocati tutti però ovviamente c’è chi si è allenato bene chi viene da problemi ecc”.
Il mercato?
“Ho avuto un colloquio con i tifosi, anzi li ho inviati, per spiegare un pò la situazione. Ho chiarito con loro e sperano abbiano capito. È vero che ci hanno tolto punti ma è vero che dobbiamo fare qualcosa in più. Il mercato è argomento comune ma sempre lo stesso: io ho le idee chiare ma il problema è che se un giocatore veniva a salerno per vedere il pubblico sugli spalti allora va bene ma se vuole venire e vede lo stadio deserto e una contestazione feroce allora tutti si tirano indietro. Le idee ovviamente sono chiare e qualcosa verrà fatto ma bisogna vedere le condizioni. Se parliamo di professionalità e professionismo allora bisogna continuare a costruire”.
Crotone crocevia di campionato?
“Sono tutti crocevia. Quando si è reduci da un periodo non buono sono tutte partite così. Se va male ci sono ancora sei mesi di campionato. Come era Ascoli una partita importante quello di domani è un test difficile. Mi fa rabbia arrivarci in emergenza. Arriviamo sempre prima della partita con delle verifiche da fare. C’è gente che con 38 si sente meglio e con 37 sta male. Un strage così non me la ricordo in tutta la mia vita. Ne recuperi uno e ne perdi tre. Giannettti ad esempio stava benissimo ma poi si becca la febbre post partita. Abbiamo dato continuità nelle emergenze. Oggi non c’è emergenza ma non posso dare continuità. Bisogna vedere chi riesce a stare 70 minuti in campo”.
In passato ci fu un comunicato con ambizione da promozione…
“Non voglio entrare in merito alle situazioni precedenti. Abbiamo allestito e lavorato sulla mentalità e sulla programmazione. Le prestazione non sono mai state di altissimo livello tranne qualche spezzone o qualche partita. Quando fai una buonissima partita tipo la prima di campionato questo significa potenzialità. Una squadra completamente nuova vinci 3-1 alla prima, poi fai belle partite dopo è evidente che ci sono state partite figlie della convinzione di un ritiro sereno. A Cosenza un campo difficile noi subimmo due traverse consecutive per errori nostri. Dobbiamo lavorare perché il campionato di Serie B inizia a gennaio perché finisce il mercato e iniziano le partite che contano. Se arriva qualcuno a gennaio in un meccanismo oliato ben venga altrimenti il nome non ti risolve il problema. Serve il giocatore tecnico che inserito può farti la differenza. Un altro campionato a gennaio non significa vincere tutte le partite ma far vincere il gruppo”.
Al netto di infortuni e malanni di stagione, mister Ventura a livello mentale il ritiro è servito?
“Non era un ritiro post brutta prestazione. era un modo per far recuperare qualcuno perché in realtà i medici sono stati bravi perché 7 giocatori martedì non c’erano. Oggi facendo lavoro specifico sono tra i convocati poi ovviamente quanto sfruttabili vediamo domani. Quando vedi in ritiro gente che sorride e partecipa è un segnale positivo”.
E’ arrivato il momento di Dziczek e soprattutto Kiyine sta vivendo una involuzione?
“E’ vero che Sofian sta vivendo un momento no, Patryk è nettamente migliorato rispetto a quando è arrivato. Bisogna vedere quale può essere la partita migliore perché è importante non far tappare la sua prima per poi bruciarlo. Di Tacchio ha caratteristiche diverse rispetto a lui. Quando è arrivato Dziczek non conosceva la lingua il calcio nostro ecc è cresciuto in maniera notevolissima e sicuramente sarà un giocatore in proiezione futura”.
