La Salernitana, Lotito e la multiproprietà, un rebus semplice da risolvere. Il co-patron, in caso di promozione, sarà costretto a cedere le quote senza possibilità di escamotage.
Lotito e la Salernitana, “separazione” obbligatoria in caso di promozione
Continua a tenere banco l’annosa questione multiproprietà. Questione, ormai da tempo, diventata un vero e proprio tormentone tra i supporter della squadra del Cavalluccio. Multiproprietà che, a detta di molti, starebbe condizionando il cammino della Salernitana negli ultimi anni, nonostante le sbandierate e comunicate ambizioni di successo. Attualmente, a prescindere da ogni discorso, patron Lotito ha da un lato un terzo posto, con vista sul secondo, e dall’altro una quinta posizione a soli due punti dalla promozione diretta. Proprio gli ottimi risultati della Salernitana potrebbero portare, di fatto, ad una cessione del club in caso di promozione in Serie A. Cessione doverosa almeno sulla carta, anzi, sulle carte, visto che si parla delle famose NOIF (norme organizzative interne federali).
Come riportato dai colleghi di calcioefinanza.it, l’attuale assetto societario vede il pacchetto azionario diviso fra due società: la Omnia Service che fa riferimento ad Enrico Lotito, figlio del patron di Lazio e Salernitana, e la Morgenstern, il cui amministratore unico è Marco Mezzaroma. Condizione che, come già ribadito e confermato, obbligherebbe la cessione della Salernitana in caso di raggiungimento della massima serie. Nel comma 1 dell’articolo 16 bis, di fatti, si stabilisce che:
«Non sono ammesse partecipazioni o gestioni che determinino, in capo al medesimo soggetto, controlli diretti o indiretti in società appartenenti alla sfera professionistica o al campionato organizzato dal Comitato Interregionale». In realtà, la Salernitana si trova già in un regime di deroga o “concessione”. Una concessione, a detta della FIGC, fornita proprio per incoraggiare la ripartenza di quelle che sono considerate grandi piazze calcistiche. Di conseguenza, al netto di modifiche del regolamento volte ad ammorbidire l’articolo 16 delle NOIF, la Salernitana ha il destino già segnato.