La ripartenza del mondo del calcio dilettantistico resta legata a tanti dubbi. Difficile capire se e quando ripartirà la stagione, sospesa ad inizio marzo. Grosso scetticismo trapela anche dai vari protagonisti, calciatori, allenatori e dirigenti vedono ancora grosse nubi all’orizzonte. Abbiamo raggiunto, per tastare il polso in casa Angri, il presidente Francesco Limodio, che ci ha concesso qualche battuta sul difficile momento. La formazione salernitana milita, dopo il salto di categoria del passato torneo, nel gruppo B d’Eccellenza.
Angri, il presidente Francesco Limodio sulla situazione attuale
«Il momento, a dirla tutta, più che particolare -confessa il numero uno dei grigiorossi– lo reputo storico. Credo che nessuno potesse mai pensare di ritrovarsi davvero con questo tipo di situazione surreale. Ad oggi la vita di tutti è cambiata, probabilmente per sempre. A mio avviso sarà praticamente impossibile ritornare alle vecchie abitudini. Bisognerà coesistere, almeno per un determinato tempo, con questo tipo di situazione».
La speranza di ritorno in campo
«Ora come ora il calcio nostrano, quello dilettantistico resta un grande punto interrogativo. Noi tutti viviamo il momento condividendo le attese di giorni migliori. I nostri calciatori -continua il presidente dell’Angri- stanno seguendo dei programmi, concordati con allenatore e staff tecnico, per restare in forma. In realtà tutti auspichiamo per una ripresa, sia calcistica ma, sopratutto economica. Indubbiamente non giocando, e trascorrendo le giornate in casa, il tutto resta difficilissimo. Anche perche ad ora l’ unica vera arma per combattere il virus resta l’isolamento, oltre al tempo che scorre inesorabile».
Limodio sul ritorno in campo
«Il ritorno al calcio giocato purtroppo è difficile da preventivare e non può dipendere da nessuno, al momento. Tutti abbiamo visto quanto sia complicato opporsi a questo maledetto virus. Staremo a vedere. Il calcio -conclude il presidente Limodio- è inevitabilmente un gioco di contatto. Quindi resta difficile prendere vere precauzioni, soprattutto per limitare la possibilità di contagio, sia in partita sia in allenamento. Dobbiamo pensare positivo in questo momento, sicuramente anche per l’Angri la salute viene prima di tutto. Quindi cercheremo di tutelare al massimo i nostri calciatori, dentro e fuori dal campo» .