Il rugby si riorganizza, la Federazione emana le nuove date per l’inizio dei campionati ed il nuovo protocollo sanitario per gli allenamenti e la fase agonistica.
Le nuove date ed il nuovo protocollo del rugby
Ancora rinvii e modifiche dei protocolli sanitari per l’inizio dei campionati nazionali e regionali di rugby.
Il Consiglio Federale della FIR si è riunito oggi in video-conferenza per la settima riunione del 2020. Tenuto conto dell’aggravarsi della situazione epidemiologica, ha analizzato le misure da assumere a tutela del movimento a seguito del DPCM del 24 ottobre.
L’organo di governo del rugby italiano ha disposto di rinviare al 24 gennaio 2021 la data d’inizio dei Campionati nazionali di Serie A, Serie A Femminile Girone 1, 2, 3 e 4, Serie B, Serie C Girone 1. Sospese sino al 24 gennaio 2021 tutte le attività agonistiche organizzate dai Comitati Regionali.
- Serie C Girone 2
- Under-18 Elite
- Under-18 Regionale M/F
- Under-16 M/F
- Under-14 M/F
- Coppa Italia Femminile
Il protocollo in materia di allenamenti
È possibile continuare a svolgere, sino al 24 novembre, attività distanziata individuale senza contatto per tutte le categorie. Disposizioni su eventuali modifiche alle formule dei campionati nazionali e regionali saranno oggetto di successive valutazioni da parte del Consiglio Federale.
È consentita, secondo quanto previsto dal DPCM, l’attività motoria individuale all’aperto senza contatto per tutte le categorie di propaganda e amatoriali. È posticipato al 7 novembre l’inizio del Campionato Italiano Peroni TOP10.
Per consentire alle società di adeguarsi, il nuovo protocollo per gli allenamenti e l’attività agonistica sarà pubblicato su Federugby.it e covid-19.federugby.it.
Le parole del presidente Federugby
Rispetto all’inizio delle attività di rugby, il presidente della FIR, Alfredo Gavazzi, ha dichiarato:
«Mantenere attivo il tessuto sociale di ogni club, consentendo ai tesserati di proseguire individualmente ed in sicurezza le sedute di allenamento […]. Continueremo a lavorare per garantire la sostenibilità del rugby italiano, consapevoli delle eccezionali sfide che il contesto storico sta ponendo innanzi a tutto il sistema sportivo nel nostro Paese».