L’avvocato Gian Michele Gentile, legale di fiducia di Claudio Lotito, ha detto la sua in merito al presunto caso scommesse scoppiato intorno a Salernitana–Pordenone. Il legale, spesse volte al servizio dei granata, ha elencato i possibili scenari.
Scommesse pilotate in Salernitana-Pordenone? Parla Gentile
Intervenuto alla trasmissione Granatissimi, l’avvocato Gian Michele Gentile ha analizzato la spinosa situazione nata intorno a Salernitana-Pordenone. Il legale, ospite della redazione di Ottopagine, ha fatto il punto della situazione elencando i possibili scenari futuri; la Salernitana, per tutelarsi da quanto circolato in rete nelle ultime ore, ha infatti chiesto alla Procura Federale che si faccia luce su quanto eventualmente accaduto.
Vi riportiamo, di seguito, alcuni virgolettati dall’intervista effettuata dal collega Filippo Notari nella trasmissione di ieri sera all’Avvocato Gentile.
«La Procura Federale, che è sempre molto attenta a queste situazioni, probabilmente si muoverà aprendo un fascicolo. Sono iniziative che colpiscono tutto il sistema, e che non sono nella disponibilità delle parti in causa, quindi dei due club […] c’è un osservatorio previsto dalla normativa e che è ha il compito preciso di monitorare le quote delle scommesse per capire dove ci sono alterazioni delle quote, oscillazioni sospette».
Gentile ha anche affermato che la società non provvederà ad alcuna azione legale. La nota diffusa nel pomeriggio di ieri serve solamente a chiedere alle autorità competenti di fare luce sull’accaduto.
«Le scommesse clandestine sono un reato penale, oltre ad essere un illecito disciplinare. È un reato previsto dal codice penale, se si pensa che ci sia una fattispecie del genere deve procedere anche la Procura della Repubblica. Essendo venuta fuori una notizia del genere, non escludo che la Procura di Salerno abbia già aperto un fascicolo».
L’avvocato granata ha concluso “scagionando” Rapuano, affermando che, almeno per ora, la Salernitana non aprirà un dossier sull’arbitraggio di lunedì sera.
«Gli errori degli arbitri non sono sindacabili se non a livello di organizzazione arbitrale che prende provvedimenti verso chi sbaglia fermando per uno, due o tre turni il direttore di gara».