Dal Rigamonti si riparta con un’altra testa
Troppo brutta per essere vera. La Salernitana che inanella la seconda sconfitta consecutiva, al Rigamonti dopo quella del Tombolato nel turno precedente, aveva eppure recuperato una pedina importante in difesa come Raffaele Schiavi. La prestazione dell’undici base di Bollini è apparsa la più brutta copia della squadra capace, tra mille difficoltà, di mettere insieme dodici risultati utili consecutivi.
Il mister di Poggio Rusco schiera la Salernitana sul sistema tattico del 3-5-2 con Pucino, Mantovani e Schiavi dal 1′; il rientrante difensore di Cava de’ Tirreni ritrova anche la fascia di capitano. In mediana Signorelli, Minala e Rizzo dal 1′, con Gatto e Vitale sulle fasce. In attacco Rossi e Bocalon. A fronte dei rientranti, la sensazione è quella che si sia fatti ben due passi indietro rispetto ad un mese e mezzo di buone prestazioni; ciò a dispetto delle continue assenze che hanno tormentato la difesa quanto l’attacco. Questa volta nessun alibi potrebbe reggere. Vero, il Brescia ha approfittato di un episodio fortunoso per trovare il vantaggio ma è pur vero che la Salernitana ha fatto davvero poco per rientrare in partita. Né si può gettare la croce sull’assente Bocalon in quanto, se non arrivano palloni, difficilmente si può provare a fare qualcosa in avanti.
Davanti c’è tutta una settimana di passione, sabato c’è il Perugia che chiuderà la 17ª giornata lunedì sera con l’Ascoli. C’è da ritrovare fiducia, c’è da ritrovare lo Sprocati che cambia gli equilibri. Man mano si valuteranno le condizioni dei rientranti, soprattutto in difesa e c’è da ritrovare la cattiveria agonistica in cui, anche dopo subito un gol, i granata reagiscono, ruggiscono e vanno a prendersi quel risultato inorgogliendo una tifoseria intera. Nota a margine: anche a Brescia tifosi granata presenti, come sempre e con una certa preoccupazione che ha accompagnato la giornata per i ragazzi della Nuova Guardia coinvolti in un incidente stradale.