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Cosa è successo tra Salernitana e Cosenza nella gara d’andata

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Si avvicina la gara di sabato pomeriggio tra Salernitana e Cosenza. Le due squadre tornano ad affrontarsi dopo la baraonda scatenatasi nella partita d’andata, a seguito della disattenzione dei cosentini e del direttore di gara, quando i calabresi si ritrovarono a giocare in dodici uomini.

La disputa tra Salernitana e Cosenza

Siamo a fine novembre 2020 e alla nona giornata della Serie BKT 2020-2021 si disputa quello che possiamo definire un classico del calcio meridionale, disputatosi quasi a cadenza annuale tra terza serie e cadetteria da gli anni settanta ai primi del duemila e capace di regalare sfide emozionanti e mai scontate.

Ma quello che andrà in scena in quella sera di novembre sarà un match destinato a rimanere scolpito nella memoria di tutti. Non per meriti sportivi, non per azioni spettacolari e gol da capogiro.

Sarà destinato ad essere ricordato per un fatto assai incredibile quanto esilarante: siamo al minuto settantaquattro quando il Cosenza si appresta ad operare un triplo cambio, fuori Carretta, Bittante e Bruccini, dentro Sacko, Petre e Ba. Tutto regolare se non fosse che all’ingresso di Abou Ba, il centrocampista Mirko Bruccini resta in campo, forse non accorgendosi che l’ingresso del compagno di squadra lo riguardasse da vicino.

Il nuovo entrato Abou Ba, alla stessa maniera, non si accerta che il compagno Bruccini abbia lasciato il rettangolo verde ed entra tranquillamente in campo iniziando a giocare.

A completare il quadro ci pensano calciatori, dirigenti e staff del Cosenza che riescono a loro volta ad essere disattenti non notando nulla di anomalo. Come se non bastasse neanche il direttore di gara sembra accorgersi di quanto stia accadendo.

Di Tacchio svela l’arcano

Dopo un minuto di gioco, un perplesso Di Tacchio, sollecitato dalla panchina granata, riferisce all’arbitro dei suoi sospetti. Immediatamente il direttore di gara ferma il gioco per accertarsi della veridicità delle parole del capitano granata.

Il risultato è un’ammonizione immediata per Abou Ba, reo di essere entrato in campo senza autorizzazione. Ma il bello arriva dopo tre minuti, quando quest’ultimo commette un inutile fallo a centrocampo rimediando la seconda ammonizione e venendo, di conseguenza, espulso per somma di ammonizioni. In tre minuti da dodici in dieci.

Il ricorso del Cosenza

Inspiegabilmente è la società calabrese a fare ricorso, ritenendo responsabile il direttore di gara. Sebbene la situazione di vantaggio, determinata dall’anomalia, sarebbe potuta andare soltanto in favore dei rossoblù e nonostante siano stati proprio staff e dirigenza di quest’ultima a mancare clamorosamente di attenzione, non accorgendosi del proprio errore.

L’unico ricorso che sarebbe potuto sembrare lecito sarebbe stato quello dei granata. I campani si sono ritrovati a disputare, senza avere colpa, un frangente del match contro dodici avversari anziché undici.

Il giudice sportivo respingerà il ricorso ritenendolo inammissibile, omologando il punteggio di 0-1 arrivato sul campo.


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