L’esterno offensivo della Salernitana, Emmanuele Pio Cicerelli, è stato il protagonista dell’ultima puntata di Box to Box. Grazie al format granata abbiamo scoperto qualche curiosità in più sul numero 10 di Castori.
Cicerelli a Box To Box: “In Serie A, mi tingo di bianco!”
Emmanuele Pio Cicerelli, numero 10 della Salernitana, si è raccontato nel corso dell’ultima puntata di Box to Box. L’esterno granata, partendo dai Giardini della Minerva, si è raccontato nel corso della trasmissione ufficiale della Salernitana.
Come ti stai trovando a Salerno?
«Molto bene, una bellissima città e che sa dare, anche grazie ai tifosi, un calore indescrivibile. Ricorda molto anche Manfredonia, la mia città d’origine, mi sento veramente bene come se fossi a casa!».
Idolo da bambino?
«Da piccolo ero un tifoso dell’Inter ed amavo Ronaldo il fenomeno. Idolo, invede, Javier Zanetti, capitano e leader dell’Inter per tanti anni. Ora sono un simpatizzante, da piccolo ero molto più caldo nel tifo».
Giovanili al Barletta e poi Aversa Normanna. Con la squadra casertana anche una rete all’Arechi, che ricordi hai di quella gara?
«In realtà feci una doppieta (ride ndr), diciamo che i tifosi hanno cominciato ad apprezzarmi in seguito, altrimenti mi avrebbero odiato per quei due gol. Uno tra l’altro sotto la Sud».
Prima del granata, però, una bella esperienza a Pagani. Che ricordi hai?
«Bellissima esperienza devo dire. Ho giocato due bellissime annate a Pagani e porterò sempre con me tantissimi ricordi. Devo ringraziare mister Grassadonia, che mi ha aiutato dentro e fuori dal campo, e Luca Fusco, suo vice e molto importante nella mia crescita».
Nel 2017 l’arrivo a Salerno ma anche una pronta partenza verso Pordenone. Hai avuto rammarichi per non aver convinto subito la piazza?
«No, nessun rammarico. La Salernitana aveva una rosa ben costruita ed io, venendo dalla C, non ero ancora prontissimo per una maglia da titolare. Sono andato al Pordenone con la consapevolezza che sarei tornato e che avrei dato il massimo per rimanere a Salerno».
Nel 2018, invece, il tuo primissimo campionato di Serie B con il Foggia ed ancora con Grassadonia.
«Sì, all’epoca non rientravo nei piani di Colantuono e quando Grassadonia mi ha chiamato al Foggia, ho subito accettato. Ho giocato una buona stagione in B, la mia prima, e poi il ritorno a Salerno».
Dopo 2 anni in prestito, la società punta su di te. Cos’hai pensato?
«Mi sono subito accorto, dal ritiro, che ero più considerato e più centrale nel progetto della squadra. Ventura mi ha aiutato molto ed il suo 3-5-2 mi ha dato modo per giocare e giocare bene, ritagliandomi molto spazio in campionato. Dispiace per com’è finito il campionato passato, ma confidiamo in questa stagione».
Lo scorso anno tu e Lombardi i migliori esterni del campionato, che rapporto avete?
«Cristiano è un mio grandissimo amico, spero che torni presto in campo e che continuerà a darci una grande mano. Ci sentiamo tutti i giorni e lo aspettiamo a braccia aperte».
I tifosi ti hanno osannato, dentro e fuori dal campo. Quanto vi manca il calore dell’Arechi?
«Tantissimo, i nostri tifosi fanno sempre la differenza e spero possano tornare presto in campo».
Ricordo nostalgico dalla passata stagione?
«Tanti bei ricordi, a partire dal debutto stagionale col Pescara».
Sei un calciatore molto duttile, ma qual è il tuo ruolo preferito o che prediligi?
«Grazie a mister Grassadonia ho scoperto di poter rendere su entrambe le fasce ed anche come mezzala. Il mio ruolo naturale, però, è quello di esterno a sinistra, sia in un centrocampo a 4 o a 5, ma anche esterno alto in un tridente offensivo. Devo migliorare in fase difensiva e col mancino però».
Sul gruppo 2020-2021?
«Gruppo eccezionale, la nostra forza in questa stagione. Se uno sbaglia, gli altri rimediano e rincuorano. Dobbiamo continuare a sognare anche per migliorarci ancora».
Gruppo unito, lo si è visto anche durante l’episodio di Dziczek
«Sì, in un bruttisimo momento, abbiamo visto la nostra unione. Fortunatamente Patrick sta benissimo, ma in quei momenti siamo stati completamente tutti uniti».
Compagno al quale sei più legato?
«Posso farti tantissimi nomi, siamo amici più che compagni».
Rapporto con Castori?
«Buon rapporto col mister, io cerco di farmi trovare sempre pronto e darò sempre il massimo».
Tutino ha detto che se andate in Serie A si tinge di rosso… tu?
«Io mi tingerei di bianco!»
Hobby al di fuori del campo?
«Playstation ed abbigliamento. Ho mio fratello che sta aprendo un negozio d’abbigliamento e potrebbe essere un mio interesse extra campo, magari a fine carriera».
Rapporti con la tua famiglia?
«Ho una famiglia straordinaria, mio padre un grande uomo e mia madre una grande donna. Ci hanno saputo educare ed inculcare i giusti valori e gliene sarò sempre grato, così come lo saranno mio fratello e le mie due sorelle».