Va in scena oggi la quintultima giornata del campionato cadetto, che vedrà la Salernitana, terza, opposta al Venezia, inseguitore dei granata a quattro lunghezze.
Senza tanti giri di parole, con il Lecce impegnato a Vicenza, la gara dell’Arechi assume un’importanza fondamentale per il tipo di traguardo che la Bersagliera potrà centrare alla fine della regular season.
I Lagunari di Zanetti verranno agguerriti a Salerno, pronti a far leva sul gioco spumeggiante e l’abilità di concretizzazione del bomber Forte, ex Juve Stabia. La Salernitana è chiamata a disputare una partita importante, di grande intensità ed attenzione. Castori ritrova Adamonis e Gondo ma deve rinunciare ancora ad Aya e Coulibaly, oltre al lungodegente Lombardi, atteso ex di giornata. Il rebus per il trainer resta lo schieramento tattico: tornare al canovaccio del 3-5-2 senza una mezzala come l’ex Udinese o riproporre ordinato e proficuo 4-4-2? Come sempre, al di là delle alchimie tattiche, che pure incidono, conterà l’approccio mentale all’incontro e l’atteggiamento nell’arco dei novanta minuti di gioco.
E pensare che solo due anni fa questa sfida valeva la permanenza in serie B ai playout, per quello che fu un momento di dramma sportivo per le due città, legate anche da un’amicizia calcistica.
Si è passati dall’incubo scacciato dal rigore liberatorio di Di Tacchio al sogno della massima serie: i playoff e la promozione diretta dipendono molto dall’esito di questa partita odierna.
Salernitana e Venezia sono di nuovo chiamati a farsi trovare pronti all’ennesimo appuntamento col destino. La Kabala ed i numeri sostengono la Salernitana, così come anche i suoi tifosi. Ci sarà da soffrire, ma una grande gioia nasce spesso in momenti inattesi e dopo tempeste distruttive. Come recita lo striscione affisso dagli ultras: “Ci devi credere”.