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Serie A, per DAZN la contemporaneità non fa differenza. Repice sullo spezzatino: “Romperanno il giocattolo”

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La Serie A si prepara all’ipotesi spezzatino. DAZN si dice pronta ad affrontare anche le partite in contemporanea, Repice, storico radiocronista, boccia il progetto.

Serie A, DAZN è pronta, Repice boccia lo “spezzatino”

Nella giornata di domani scopriremo quale sarà la posizione della Lega A in merito all’ipotesi paventata nei giorni scorsi. Il massimo campionato italiano potrebbe non avere più match in contemporanea e vedere spalmate le dieci gare in altrettante fasce orarie.

Questa sistemazione potrebbe facilitare il compito di DAZN che potrebbe così eliminare ogni eventuale problema di sovraccarico della piattaforma. Dal canto suo, l’emittente britannica, in una dichiarazione rilasciata a La Verità, ha tenuto a specificare di essere pronta in qualunque delle ipotesi: «Siamo prontissimi per partire […] anche per trasmettere le partite in contemporanea. Abbiamo messo in campo ogni sforzo tecnologico per migliorare quanto fatto fino a questo momento. […] siamo già attrezzati anche se dovessero essere mantenute le tre partite in contemporanea».

Repice: “Romperanno il giocattolo”

A Radio Punto Nuovo è intervenuto lo storico radiocronista Francesco Repice, una delle voci di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Interpellato sulla questione ha affermato: «Credo che il pubblico si stancherà di questo spezzatino, credo che stiano distruggendo questo gioco. Così si perde la fruizione. I presidenti, per necessità di fare cassa, dopo aver amministrato malissimo, hanno bisogno di queste strategie che faranno perdere il controllo totale della situazione e vedranno morire lo sport».

Trasmissioni storiche che da sempre hanno raccontato il calcio e accompagnato gli sportivi italiani potrebbero subire un duro contraccolpo:  «’Tutto il calcio minuto per minuto’ andrà avanti comunque, ma snaturare un programma che è un’istituzione è un vulnus del quale non ci si sta rendendo conto. Ci saranno presidenti che si ritroveranno con il giocattolo rotto in mano. La banda di Dazn? E chi se ne frega, chi non è in grado di dare un servizio, non lo dia. Un amore di tanti radioascoltatori che così viene tradito».


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