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Adrien Rabiot, il “pupillo” di Allegri è il faro del centrocampo della Juventus

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Adrien Rabiot è certamente uno dei calciatori più rappresentativi della Juve di Max Allegri. Arrivato nel 2019 dal Paris Saint Germain a parametro zero ha iniziato come oggetto misterioso per poi scalare le gerarchie bianconere. Domenica sarà lui uno degli elementi più pericolosi per la Salernitana.

Il profilo di Adrien Rabiot da Parigi a Torino

Dopo una trafila nelle giovanili del Manchester City e del Créteil-Luistanos, Rabiot viene acquisito, appena quattordicenne, dal Paris Saint Germain. L’esordio avviene nel 2012-2013 contro il Lione, con Ancelotti in panchina. Segue un trasferimento in prestito al Tolosa, dove colleziona 13 presenze e 1 gol. Ritenuto uno dei talenti più cristallini del calcio transalpino, Rabiot è stato in procinto di finire alla Roma di Walter Sabatini a parametro zero nel 2014. Dopo il rinnovo con il PSG, Rabiot si impone definitivamente come calciatore di spicco del club francese e trova spazio anche in nazionale, accanto a Kante e Pogba.

Dopo una serie di screzi con il club parigino che lo portano ad essere estromesso dalla rosa, Rabiot firma con la Juventus nel 2019, a parametro zero. Con la Juve vive un iniziale momento di difficoltà per poi trovare continuità. Sicuramente una svolta nella sua carriera è costituita dall’arrivo di Massimiliano Allegri, suo grande estimatore. Con Allegri, Rabiot è diventato un titolare inamovibile del centrocampo bianconero, impiegato con assiduità dal tecnico livornese.

Calciatore molto fisico, 188 cm per 80 Kg, dotato di grande tecnica individuale, Rabiot è una classica mezz’ala. Le sue doti di maggior pregio sono certamente il tiro da fuori, mancino, e l’inserimento in area. Notevole, inoltre, anche la sua capacità di colpire di testa, che lo rendono pericoloso anche sui calci piazzati. Per via di questa grande varietà di caratteristiche, Allegri difficilmente rinuncia all’asso francese. La difesa granata avrà un bel da fare domenica per arginare le mosse di Rabiot, che con “Max” vive una seconda giovinezza bianconera.

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Enrico Volpe
Enrico Volpe
Nato a Salerno, classe '89. Ho studiato filosofia all'Università di Salerno, dove mi sono laureato nel 2014 e dove ho conseguito il dottorato di ricerca (2021), con una cotutela internazionale all'Università di Colonia. La Salernitana è la mia grande passione e la seguo da sempre, sin da quando sono piccolo. Mi piace poter dare il mio contributo e scrivere sulla mia squadra del cuore.
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