Nella rosa del Buccino Volcei un nome nuovo, in questa stagione, è quello Alessandro Sansone. Il 2020 volge al termine con una grossa incognita legata alla possibilità di ripartire per tanti campionati, a carattere regionali. Nel calcio la categoria principe è l’Eccellenza che vede undici team salernitani presenti, tutti inseriti nel gruppo C.
Alessandro Sansone: “Non potevo rifiutare questo club”
Nell’organico in mano al tecnico Pietropinto presente è Alessandro Sansone. centrocampista salernitano originario di Battipaglia. Il calciatore si è legato in estate ai colori rossoneri cari al patron Gaetano Del Chierico. Abbiamo raggiunto, per una breve intervista, il classe 2001, cresciuto nei settori giovanili di Salernitana, per due anni, e Cavese, per quattro stagioni, per poi passare nella prima squadra della Battipagliese.
Seconda stagione in Eccellenza per te. Quanto ti è servita la scorsa annata per affrontare quella da poco iniziata?
«Devo dire che lo scorso campionato mi è servito molto sia dal punto di vista calcistico e sia da quello umano. Umano perché, dopo molte esperienze tra le giovanili, prima di tutto mi ha insegnato a stare in uno spogliatoio formato da uomini e quindi a capire come funzionano tante cose. Calcistico perché mi sento migliorato tecnicamente e, giocando e allenandomi con ragazzi molto forti, soprattutto migliorato mentalmente. Inoltre ti devo dire che indossare la maglia della propria città a parer mio è un’emozione unica che ti rende orgoglioso e ti porta a dare sempre il massimo. Sono e sarò sempre molto legato alla Battipagliese».
Cosa ti ha portato a sposare il progetto dei rossoneri?
«Il Buccino Volcei è una delle squadre che mi ha impressionato di più lo scorso anno. Quindi nel momento in cui la dirigenza ed il mister, con di grande esperienza come Pietropinto, mi hanno fatto capire di volermi in rossonero non ho esitato a dire si».
Quali erano gli obiettivi di inizio stagione per il Buccino Volcei tenendo conto dei tanti volti nuovi?
«Per quanto riguarda gli obiettivi bisogna dire che la società ha formato una squadra molto competitiva per questa categoria- Abbiamo iniziato discretamente, poi ovviamente come sempre sarà il campo a parlare».
Che gruppo hai trovato al tuo arrivo in rossonero?
«Qui ho trovato giocatori molto importanti e soprattutto ragazzi a cui voglio bene. Con molti di loro si è creato un gruppo unito, in particolare nei rapporti personali. Nel periodo in cui sono ripresi gli allenamenti si è puntato a confermare la fiducia e l’entusiasmo inziali, grazie anche alla grande voglia di ripartire da parte di tutti».
Come sono andate le prime gare per voi tra campionato e coppa?
«Nonostante il fatto che con un po’ di fortuna in più si poteva fare meglio, ci possiamo ritenere soddisfatti delle poche gare disputate. In particolare perché quando una squadra è formata da molto volti nuovi c’è bisogno di un po’ di tempo per ottenere risultati importanti».
Ora campionati nuovamente fermi. La speranza di ripartire quanto è concreta secondo voi?
«Difficile fare previsioni onestamente. È stato un periodo particolarmente difficile per me perché sono risultato positivo al COVID-19 insieme alla mia famiglia. È stata una situazione difficile da gestire perché la preoccupazione era tanta e c’era ovviamente la voglia di ritornare a vivere nella normalità. Devo dire che i sintomi iniziali, almeno per la mia esperienza, hanno messo un po’ paura. Per fortuna ora stiamo tutti bene e finalmente, seppur da solo, posso ritornare ad allenarmi. Speriamo di tornare in campo presto, e che nel 2021 la situazione generale possa migliorare».
Come hai vissuto il lungo periodo di stop?
«Per quanto riguarda la situazione generale, invece, avendo vissuto il virus in prima persona voglio dire che non bisogna assolutamente sottovalutare la cosa. Bisogna stare molto attenti e rispettare le norme anti-COVID. Anche se molto difficile, in questo periodo natalizio, non dobbiamo abbassare la guardia».