Annunciato letteralmente sul gong dell’ultima sessione di calciomercato, di certo Shon Weissman ha suscitato parecchia curiosità. Il nuovo attaccante della Salernitana, arrivato in prestito dal Granada per risolvere l’aridità sotto porta, non passa di certo inosservato sia per vicende calcistiche che extra. Andiamo a conoscerlo meglio.
Shon Weissman: una carriera di alti e bassi
La Salernitana ha deciso di affidarsi a Shon Weissman per risolvere i tanti problemi offensivi che stanno attanagliando i granata nella rincorsa salvezza.
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Arrivato all’ultimo istante nell’ultima finestra di calciomercato, il nostro è entrato subito nella storia del club campano diventando il primo israeliano a vestire la casacca granata, il quinto in assoluto in Serie A. Prima di lui si ricordano Tal Banin (centrocampista passato per Brescia), Eran Zahavi (trequartista ex Palermo), Suf Podgoreanu (giovane attaccante transitato per Roma e Spezia) e Dor Peretz (centrocampista con una fugace esperienza nel Venezia).
Weissman, classe ’96, è un attaccante d’area molto rapido, dotato di fiuto del gol e abile nel gioco aereo. Impara a farsi conoscere calcisticamente, dopo gli inizi in patria, grazie ad un piccolo club austriaco, il Wolfsberger. Nella sua unica stagione in Austria, l’attaccante israeliano riesce a mettere a referto ben 37 gol e 8 assist in 40 partite tra campionato e coppe, contribuendo al terzo posto finale in classifica della squadra. Le sue performance sulle Alpi suscitano l’interesse del Real Valladolid, che si affida al Nazionale israeliano per trovare i punti salvezza nella Liga spendendo 4 milioni di euro per il cartellino. Il primo approccio con il calcio spagnolo non va bene, con il club biancomalva retrocesso e uno score personale di 7 gol. Il pronto riscatto arriverà proprio nella serie cadetta, dove trascinerà la squadra verso il ritorno in massima serie con 21 gol.
Il giocatore, terminata la sua esperienza al Valladolid a causa del poco spazio ottenuto, passa al Granada, contribuendo con 1 gol al ritorno in Liga del club biancorosso. Proprio in Andalusia si farà conoscere per alcune vicende extracalcistiche infelici.
La guerra a Gaza e qualche commento di troppo
Weissman ha fatto suscitare enormi polemiche nell’ultimo periodo in Spagna per alcuni commenti inappropriati riguardanti il recente inasprimento del conflitto tra Palestina e Israele.
Il gruppo ultras del Burgos denominato “La Hinchada del Arlanzón” aveva pubblicato un duro comunicato contro il calciatore, reo di aver approvato, twittato e retweettato su X pensieri tutt’altro che nobili poche ore dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Il giocatore sembrava in procinto di trasferirsi lì in questa finestra di calciomercato, ma l’opposizione del tifo organizzato ha fatto tramontare la trattativa.
L’attaccante si era così espresso poco dopo l’attacco di Hamas: “Distruggere. Stringere. Schiacciare. Alla vendetta di Dio”, “Qual è la ragione logica per cui 200 tonnellate di bombe non sono già state lanciate su Gaza?”, “Perché Ezael non gli spara in testa?” con a corredo l’immagine di un soldato israeliano intento a sparare a due presunti terroristi palestinesi nudi. Oltre ad aver approvato con un like tweet reazionari del tipo “Tutta Gaza sostiene il terrorismo. Tutta Gaza è morta”. Dopo che tutto ciò ha fatto il giro del web, Weissman ha prontamente cancellato il tutto, precisando che i messaggi fossero opera del social media manager.
Alcuni cittadini palestinesi residenti a Granada hanno denunciato il giocatore per incitamento alla violenza, anche se non si sono avute novità dalle indagini. Il club non lo aveva sospeso, rinunciando, però, a convocarlo per la gara con l’Osasuna soltanto per motivi di sicurezza, su consiglio delle autorità spagnole. Il giocatore, infatti, venne duramente contestato dal tifo avversario, il quale intonava cori pesanti sventolando bandiere palestinesi. Nemmeno a Bilbao, presente in panchina, andrà meglio. Non delle grandissime premesse da questo punto di vista, sperando per la Salernitana che in campo vada decisamente meglio.