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Anche il Bari espugna l’Arechi: Salernitana ancora KO

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La Salernitana concede ancora l’intera posta all’avversario in palio all’Arechi. Stavolta è il Bari a conquistare i tre punti con il minimo sforzo, imponendosi per due reti a zero sui granata. Granata piombati in piena zona retrocessione con la sosta in arrivo.

Salernitana-Bari: pugliesi corsari, granata a picco

Primo tempo: Martusciello cambia spartito tattico

Mister Martusciello varia un po’ il consueto canovaccio tattico: squadra in campo dal primo minuto con il modulo 4-3-1-2. Rispetto a Cosenza sono diverse le modifiche alla formazione iniziale. Dinanzi al rientrante Fiorillo la difesa è composta da Ferrari e Ruggeri al centro, Stojanovic e Njoh sulle corsie esterne. In mediana Amatucci in cabina di regia, Tello e Maggiore sono le mezzali, mentre Soriano gioca a supporto delle due punte: Wlodarczyk e Verde. Il Bari di Longo adotta un elastico e pragmatico 3-5-2 condito di tanti ex: Radunovic tra ia pali, e i braccetti difensivi Pucino e Mantovani. Sibilli gioca a sostegno di Novacovich e Lasagna.

Serata di mite autunno allo stadio Arechi di Salerno, sono 18.740 gli spettatori ad assistere al match, che celebra il gemellaggio storico tra le due tifoserie.

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Primo tempo: granata sprecano, Bari sul doppio vantaggio

La Salernitana appare compatta e determinata fin dalle prime battute, pugliesi disposti in campo con linee piuttosto serrate tra i reparti e pronti a ripartire. I biancorossi concedono il possesso palla prevalente alla Salernitana, che prova ad utilizzare le mezzali per penetrare nella retroguardia avversaria. Verde ci prova dalla distanza al settimo minuto senza inquadrare la porta. Gli ospiti agiscono di rimessa innescando la velocità di Lasagna.

La partita vive di ritmi piuttosto bassi. I granata tentano con fatica di sviluppare i tecnicismi della propria organizzazione tattica ma non riescono a trovare il guizzo decisivo negli ultimi sedici metri. Verde appare reattivo e presente in partita, si accentra spesso nel vivo del gioco e prova il tiro dalla distanza. Al 13esimo Maggiore alza bandiera bianca per un risentimento al flessore: al suo posto Hrustic.

I padroni di casa si fanno vivi al 29esimo con Soriano che si sovrappone a Verde e calcia a lato, un minuto dopo il Bari passa in vantaggio con azione di ripartenza. Tap-in vincente di Lasagna sotto porta. I granata reagiscono con un’azione solitaria di Verde, che si lascia ipnotizzare tutto solo da Radunovic. Occasione colossale sprecata dall’ex Spezia.

Al 36esimo il raddoppio ospite: azione che si sviluppa sulla trequarti sinistra, cross al centro che imbecca Novakovich, solo in area e pronto a siglare lo 0-2. Notte fonda per la Bersagliera nella partita del gemellaggio.

Sul finire del tempo Soriano si spinge nello spazio e crossa dalla destra: Wlodarczyk incorna centralmente da posizione ravvicinata ma Radunovic è ben posizionato.

Secondo tempo: vano il tentativo di rimonta, fischi al 90′

Saluti tra rappresentanti delle tifoserie sotto entrambe le Curve e scambi di targhe. Festa sugli spalti, lo spettacolo in campo non è altrettanto su sponda granata. Due cambi prima dell’inizio della ripresa in casa granata: Ghiglione rileva un nervoso e acciaccato Stojanovic (ammonito e diffidato), Bronn sostituisce Amatucci, non a pieno ritmo di allenamenti in settimana. Martusciello passa al 3-4-2-1 per provare a scompaginare i piani baresi con uno schieramento sostanzialmente a specchio con gli avversari.

Nuovo spirito per gli ospiti, che spingono soprattutto sulla corsia di destra. Al minuto 58 una punizione di Verde dal vertice destro dell’area di rigore sibila il palo opposto. Due giri di lancette più tardi Wlodarczyk perde l’attimo per calciare a rete. La Salernitana quantomeno riesce a rendersi nuovamente pericolosa con una maggior presenza in fase offensiva.

Al 65esimo gli ultimi due avvicendamenti del trainer ischitano: Simy e Braaf sostituiscono Wlodarczyk e Soriano. I granata premono, pugliesi rintanati negli ultimi sedici metri a protezione del doppio vantaggio. Ferrari ci prova senza sorte, Hrustic viene spintonato in area di rigore, l’arbitro Marinelli fa segno di continuare e non sanziona l’intervento. Verde prova invano a tenere accesa la luce della speranza.

Le energie evaporano e la gara si conclude senza ulteriori sussulti sul punteggio di 0-2. Fischi e cori di disapprovazione del pubblico al triplice fischio finale, per la prima volta in stagione. I granata restano a bocca asciutta e non riescono a muovere la classifica, masticando ancora amaro dopo una gara casalinga.

Le conclusioni: sesta sconfitta in campionato, è crisi granata

Con il Bari all’Arechi arriva la terza sconfitta interna in campionato, la sesta stagionale, che vale il 17esimo posto in classifica, con annessi 13 gol fatti e ben 18 subiti. I granata sono risucchiati in piena zona retrocessione.

Nel primo tempo forse si è ammirata una delle peggiori prestazioni della stagione. Le solite incertezze difensive condizionano tutta una gara. Le assenze di giocatori di qualità come Tongya e Reine-Adelaide, a cui si è aggiunta quella di Maggiore a inizio partita, pesano certamente non poco sull’economia di gioco granata. Tuttavia, il match ha mostrato inevitabilmente tutti limiti di gioco e di organico della Salernitana. Altri due gol incassati, attacco sterile e soluzioni talvolta improvvisate per arrivare alla conclusione a rete. Le scelte tecniche e tattiche iniziali hanno suscitato non poche perplessità e nemmeno i cambi in corsa hanno dato la svolta. Martusciello schiera la tredicesima formazione titolare in 13 giornate, a dimostrazione di idee nebulose e tanti dubbi. Al di là di iniziative singole e di una proposizione votata sull’aspetto nervoso, la Salernitana, pur lottando, ha giocato con poca convinzione ed identità, molta la confusione nella manovra e scarsa concretezza negli ultimi sedici metri. Forse altrettanta confusione si è generata nella testa dell’allenatore, che ha variato tutto il variabile senza mai trovare il bandolo della matassa. Arriva la sosta per le Nazionali, è tempo di primi bilanci e importanti riflessioni e programmazioni in casa Salernitana. C’è aria mesta e preoccupazione nell’ambiente del Cavalluccio, è in arrivo un picco di lavoro per il DS Petrachi.

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