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In ricordo di Andrea Fortunato, le parole di Angelo Di Livio: “Un ragazzo straordinario, una perdita incredibile per Juventus e Nazionale”

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In occasione del 25esimo anniversario della scomparsa di Andrea Fortunato, SalernoSport24 ha deciso di ricordare il giovane figlio di Salerno strappato troppo in fretta dal calcio e dalla vita. Tramite una serie d’interviste esclusive proveremo a tenere vivo il ricordo di Andrea per tramandarne la sua storia ad i più giovani che non l’hanno potuto conoscere. 

Angelo Di Livio ricorda Andrea Fortunato

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Angelo Di Livio, compagno di Andrea alla Juventus dal 1993.

Nell’estate del 1993, infatti, arrivarono insieme, a distanza di un mese, alla corte di Giovanni Trapattoni. Due vere e proprie scommesse per la Juve; Di Livio, dopo ottime annate al Padova in Serie B, meritò le attenzioni di un club di vertice. Così come il 21enne Fortunato, arrivato per dare verve alla fascia sinistra orfana di un nuovo “Cabrini” da troppo tempo.

Soldatino Angelo Di Livio

Angelo “Soldatino” Di Livio è stato uno dei calciatori simbolo del calcio italiano tra gli anni ’90 e 2000. Vincitore di ogni competizione possibile ed immaginabile con la maglia della Juventus e vice-campione d’Europa con l’Italia di Zoff nel 2000, ha in comune con Andrea Fortunato l’anno di arrivo alla Vecchia Signora.

Quest’oggi sono 25 anni dalla prematura scomparsa di Andrea, cosa ricorda di quel giorno?

«Quel giorno ci venne addosso un macigno. Andrea era un ragazzo adorabile, un compagno di squadra esemplare nonché un grandissimo giocatore. Strappato via troppo presto alla vita e non ha potuto raccogliere quanto avrebbe meritato. Nel primo anno alla Juve fece capire a tutti di poter diventare il nuovo Cabrini, era un terzino sinistro formidabile! Un peccato sia per noi ma anche per la nostra Nazionale, avrebbe potuto fare grandissime cose e vivere una carriera di primissimo livello».

In comune con Andrea c’è anche l’anno di arrivo a Torino, era il 1993.

«Sì, fummo acquistati a distanza di nemmeno un mese, prima lui e poi io. Con Andrea, inoltre, condivido anche il giorno del compleanno, il 26 luglio. Non ti nego che ogni anno un ricordo ed un augurio speciale lo dedico anche a lui, manca moltissimo».

Qualche ricordo particolare legato alla vostra esperienza juventina?

«Ce ne sono molti, mi piace però ricordare quelli più simpatici. I primi periodi alla Juventus, ed i primi ritiri, li abbiamo trascorsi condividendo la stessa camera da letto e lui aveva un vizio particolare. Quasi sempre, infatti, intorno la mezzanotte era solito ordinare un toast per saziare quei piccoli attacchi di fame notturna, il tutto mentre io dormivo a letto. Ci sono state molte discussioni, che si protraevano anche il giorno dopo, però sempre col sorriso sulla faccia, una battuta, una risata e finiva lì. Veramente un peccato non poterlo avere più con noi».

Per quanto riguarda la particolare quarantena, come la sta vivendo?

«Beh, io cerco di rimanere in casa il più possibile. Spero che l’Italia si risollevi in fretta, e dia dimostrazione della forza che possiede, siamo un popolo che non deve avere paura!».

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Luigi Lodato
Luigi Lodato
Luigi Lodato nasce a Salerno nel 1993. Residente a Roccapiemonte, ridente cittadina dell'Agro, si avvicina al giornalismo ad inizio 2010 sulle onde radio di Radio Blue Star, grazie alla quale ottiene l'iscrizione all'albo dei pubblicisti nel 2012. Fino al 2015 è corrispondente e reporter per la radio e svariate testate giornalistiche dell'Agro. Ritorna a scrivere nel 2017 sul sito tematico Granatissimi e, dal 2018, entra nella famiglia di SalernoSport24 come redattore per divenire, in seguito, caporedattore e responsabile alle interviste. Qualche citazione, tanta imparzialità ed un pizzico d'ironia per invogliare alla lettura, buon viaggio sul nostro giornale!
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