Le Associazioni Sportive Dilettantistiche cambiano pelle. Tutte le modifiche dopo l’entrata in vigore del d.l. 120/2023. C’è tempo fino al 31 dicembre
Il nuovo diritto sportivo per le ASD
Le Associazioni Sportive Dilettantistiche cambiano pelle. La riforma del Diritto dello Sport e del Lavoro Sportivo in vigore da quest’anno ha apportato modifiche sostanziali per la vita delle ASD. Se ne è parlato questo pomeriggio presso la sala del Gonfalone del Comune di Salerno. L’interessante incontro (a cui ne seguiranno altri) è stato organizzato dalla IV Commissione per lo Sport, Politiche Giovanili e Innovazione del Comune di Salerno, con il patrocinio dello stesso Comune di Salerno e del CONI.
L’incontro è stato moderato dal vice presidente della stessa commissione, Pino D’Andrea. Presente anche il presidente della commissione, Rino Avella. Più relatori si sono alternati. La dottoressa Rossella Sgambati, notaio, si è soffermata sugli aspetti giuridici della riforma. Il dott. Antonio Sanges, commercialista ed esperto di management sportivo ha fatto una panoramica generale. Infine, il dott. Alfonso De Luca, esperto contabile per le associazioni sportive, ha parlato delle modifiche sia dal punto di vista fiscale che del lavoro. Le associazioni hanno tempo fino al 31 dicembre per mettersi in regola, pena la cancellazione dal registro delle associazioni sportive. Il CONI, fa sapere la delegata provinciale, Paola Berardino, attiverà, tra qualche giorno, uno sportello dedicato alle associazioni che avranno esigenza di mettersi in regola.
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I punti salienti
Il nuovo Diritto dello Sport e del lavoro Sportivo modifica un po’ tutto quello che, fino ad oggi, è stato il mondo dell’associazionismo sportivo. A partire dal mondo del lavoro e dall’inquadramento di coloro che lavorano in questo settore, regolamentandolo dal punto di vista fiscale, contributivo ed assicurativo. Ma anche la stessa associazione, per essere formata, deve avere un minimo di 20 associati ed un capitale sociale. Un passo che va verso una sorta di imprenditorialità dell’associazione sportiva dilettantistica, pur conservando molte agevolazioni.
Le parole dei protagonisti.
Rossella Sgambati: «La Riforma del diritto dello Sport ha portato la modifica degli statuti e quindi una rivisitazione che regolamenta l’associazione sportiva. Il legislatore è intervenuto in maniera abbastanza chiara su questo settore ed ha richiesto alle associazioni di adeguare i loro statuti entro il 31 dicembre 2023. Penso che questa riforma sia il primo passo, da parte del legislatore, che adesso va attuato e capito e da cui bisogna cogliere le eventuali criticità»
Antonio Sanges: «È una riforma molto importante che, a 360 gradi, modifica lo Sport; bisogna essere molto attenti alla normativa, fondamentale sarà seguire, con tranquillità, le circolari future e, quelli che sono più essenziali, i dati correttivi. In questi casi il professionista scende in campo a tutela e supporto dello sport dilettantistico»
Alfonso De Luca: «Questo convegno era finalizzato a discutere sulla riforma dello sport, partita dal 1° luglio 2023. L’obiettivo è, quindi, quello di informare le associazioni sportive che, ad oggi, sembrano non abbiano ancora recepito questo cambiamento: qualcuna aspettava che iniziasse l’anno sportivo, qualcun’altra sta aspettando, e secondo me sbagliando, fine anno per cercare di adeguarsi. Quindi io, nel mio piccolo, sto cercando di sensibilizzare il più possibile queste associazioni di questo cambiamento epocale. Anche per la nuova piattaforma di inserimento dati bisogna stare molto attenti. Bisogna, insomma, avere un cambio di mentalità».
