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Il bilancio della stagione della Sarnese: il ritorno in D e una Coppa Italia agrodolce

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La stagione 2023-2024 della Sarnese verrà ricordata con affetto dalla tifoseria granata. Il ritorno in Serie D a 5 anni dal fallimento e la successiva rifondazione è come una boccata d’aria fresca. Andiamo a rivivere i momenti salienti della stagione appena conclusa della formazione dell’Agro tra campionato e Coppa Italia.

Sarnese 2023-2024: il ritorno di Pappacena in Eccellenza

Le fondamenta dell’impresa sportiva della Sarnese nascono il 10 luglio 2023, con il ritorno dello storico presidente Aniello Pappacena.


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L’atto terzo del numero uno della Soigea a Sarno (dopo le parentesi del 1983 e del 2012) porta subito all’acquisto del titolo sportivo della Polisportiva Lioni e al ritorno in Eccellenza dopo quattro stagioni di Promozione. «Partiremo dall’Eccellenza per guardare lontano» è stato il motto con cui Pappacena ha inaugurato il nuovo corso. Ad accompagnare il presidente ci sarà ancora il suo fido braccio destro, il DS Sergio Picarone. Le premesse indicano un’unica direzione: un campionato di vertice che possa significare un pronto ritorno in Serie D.

La panchina viene affidata ad un tecnico esperto e navigato come Carmine Turco, artefice della promozione in Serie D dell’Angri nella stagione 2021-2022 e che, nella stagione appena passata, aveva sfiorato il bis con l’Agropoli ai play-off. Infatti, la campagna acquisti estiva prevede delle vecchie conoscenze del mister provenienti da quelle formazioni: Giordano, Lopetrone, De Mattia, Siano e Salerno. Il tutto impreziosito da colpi provenienti dalle categorie superiori come Cassandro, Maiellaro (il primo acquisto del nuovo corso), Johnson Yeboah, Cozzolino, Corticchia, Pellecchia, Ciampi, Dentice e, soprattutto, l’idolo di casa Roberto Vitolo. Come ciliegina sulla torta, vengono acquistati anche i rispettivi capocannonieri dei gironi di Eccellenza: l’argentino Franco Padin dall’Ischia neopromosso in D e il “T-Rex” Davide Evacuo dalla Scafatese.

Prima parte di stagione: le gestioni di Turco e Pirozzi

La stagione inizia con la fase a gironi della fase regionale della Coppa Italia Eccellenza. La Sarnese è sorteggiata nel Girone L con Rossoblu Castel San Giorgio e Costa d’Amalfi. Ironia della sorte, saranno le squadre che daranno maggiore filo da torcere ai granata nella corsa verso la promozione diretta in Serie D.

Il cammino è comunque netto: vittoria per 2-0 a Castel San Giorgio ed esordio casalingo che porta in dote un 1-0 contro i costieri. Passaggio del turno archiviato e testa al campionato. Sorteggiata nel Girone B di Eccellenza, l’esordio in quinta serie prevede ancora uno scontro con il Rossoblu Castel San Giorgio, ancora al “Sessa”. Questa volta, la vittoria è ancora più netta: 4-1 per i granata. Chi ben comincia è a metà dell’opera, come si suol dire. Eppure qualcosa che non va c’è: la squadra vince, ma non convince appieno per il potenziale che offre la rosa.

Dopo le successive vittorie contro Città di Solofra e Agropoli, arriva un inaspettato pari casalingo contro il Sant’Antonio Abate, formazione invischiata nella lotta per la salvezza. Lo scricchiolio è dietro l’angolo e, infatti, dopo la vittoria risicata con il Salernum Baronissi, arriva la prima (che poi si rivelerà l’unica) sconfitta stagionale sul campo del Giffoni Sei Casali. Il 2-1 in rimonta con cui i Grifoni beffano i granata porterà il presidente Pappacena ad esonerare mister Turco (7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta) per affidarsi ad Egidio Pirozzi.

Per l’ex tecnico del San Marzano arriva un battesimo di fuoco: il re-match degli ottavi di finale contro il Giffoni Sei Casali, a difesa del 2-0 maturato allo “Squitieri”. Il 2-2 finale in rimonta arrivato grazie alle reti di Yeboah e Pellecchia proietta i granata ai quarti di finale. In campionato, invece, l’esordio per Pirozzi arriva contro il Buccino Volcei: vittoria per 1-0 targata Pellecchia con brivido e vetta della classifica riconquistata (e mai più lasciata).

Da qui parte un ciclo di 7 vittorie consecutive, interrotto dal pari casalingo per 2-2 nello scontro diretto contro il Costa d’Amalfi e dallo 0-0 esterno contro la Scafatese. Di mezzo, c’è anche la qualificazione in semifinale di Coppa Italia ai danni della Calpazio. La squadra, seppur col fiatone, riesce a festeggiare il titolo di Campione d’Inverno chiudendo il girone d’andata a 40 punti, a +7 sul Castel San Giorgio secondo.

Il girone di ritorno: il ciclo di Farina e la vittoria della Coppa Italia regionale

La squadra vince, ma non convince ancora appieno la dirigenza granata. Il girone di ritorno parte con un pareggio prezioso per 2-2 in casa contro il Castel San Giorgio che rafforza la leadership del girone.

C’è ancora, però, la semifinale di Coppa Italia contro gli ischitani del Real Forio. Dopo lo 0-0 dell’andata sull’isola, la Sarnese allo “Squitieri” soffre più del dovuto, ma riesce a superare l’ostacolo con il 3-1 che vale la finale. Nonostante la vittoria e la qualificazione, anche Pirozzi verrà esonerato in favore di Francesco Farina, reduce dall’esperienza alla Fidelis Andria in D. Al tecnico casertano il compito di guidare i granata nelle restanti partite del girone di ritorno e nella finale di Coppa Italia contro la Puteolana.

L’eredità è pesante: con Pirozzi alla guida, la Sarnese non ha mai perso né in coppa e né tantomeno in campionato: 12 vittorie e 6 pareggi il ruolino di marcia del trainer ebolitano. Nel frattempo, il team granata viene rinforzato ulteriormente: De Sio, Della Monica, Cassata, Somma e Caruso arricchiscono ulteriormente il roster di mister Farina. Nel frattempo, saluta anche Sergio Picarone, sostituito nel ruolo di DS da Massimo Giorgione.

Il terzo ciclo granata parte con la delicata trasferta di Solofra vinta per 1-0 grazie al gol di Dentice all’89’. Da qui in avanti, la Sarnese sarà un rullo compressore e raggiungerà l’apice di questo magic moment battendo per 1-0 la Puteolana nella finale di Coppa Italia del “Partenio-Lombardi” di Avellino. Il gol di Evacuo ai supplementari regala il primo trofeo stagionale ai granata, nonché la qualificazione alla fase nazionale della competizione.

Nonostante un girone di ritorno da record, il Rossoblu Castel San Giorgio non riuscirà a tenere il passo dei granata. L’aritmetica certezza della promozione in D arriverà alla trentaduesima giornata, dopo il pareggio per 0-0 sul campo della Virtus Avellino. A due giornate dal termine, 7 punti di distacco diventano incolmabili per i rossoblù. I momenti decisivi, però, risulteranno altri: l’1-1 di Buccino arrivato a tempo scaduto e le vittorie di misura negli scontri diretti contro Scafatese e Costa d’Amalfi. La Sarnese chiuderà il suo campionato con 79 punti totali e Yeboah capocannoniere granata con 15 gol.

Nel frattempo, la squadra si appresta ad affrontare la fase a gironi della fase nazionale di Coppa Italia. I 4 punti conquistati nelle due partite contro Manduria e Santarcangiolese non basteranno per il passaggio del turno (galeotta la differenza reti che ha premiato i pugliesi) e l’avventura terminerà anzitempo, negando il treble ai granata. L’eliminazione da imbattuti nella competizione lascia l’amaro in bocca, ma non intacca il valore globale della stagione.

La Serie D: i programmi per il futuro e la grande paura finale

Archiviata la stagione 2023-2024, in casa Sarnese s’inizia a programmare il primo campionato di Serie D dopo 5 stagioni di assenza.

Dopo un lungo tira e molla, non sarà Francesco Farina a guidare i granata nella stagione entrante. Il mister della promozione, dopo la rescissione consensuale del contratto, si è accasato al Nola. Il tecnico casertano lascia Sarno con un ruolino di 13 vittorie e 5 pareggi che è valso un double storico in Eccellenza. Nel frattempo, si defila anche Giorgione dal ruolo di DS, quindi si tratterà di una vera e propria rivoluzione.

L’ambiente, però, subisce una piccola scossa quando si manifesta l’interesse da parte del presidente del Nola Giuseppe Langella per l’acquisto del titolo sportivo. Nonostante i tentativi insistenti, Pappacena respinge al mittente l’offerta e dà continuità al nuovo progetto sportivo. Si ripartirà dalla guida tecnica dell’ex Paganese Massimo Agovino e da Riccardo Bolzan come nuovo DS. Obiettivo: una salvezza tranquilla per poter, poi, porre le basi per un campionato di maggior profilo in futuro. Un futuro che sarà tutto da scrivere dopo l’epopea della stagione appena trascorsa e che non vedrà tra i suoi protagonisti proprio il capocannoniere Yeboah, rimasto in Eccellenza per difendere i colori del neo-promosso Heraclea.

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