Nell’importante trasferta di Udine, con il risultato in bilico e la chiara chance di affondare il colpo su un avversario in difficoltà, Boualye Dia sceglie di tirarsene fuori. Benché in panchina, abile ed arruolabile, decide di non dare una mano ai compagni per provare a vincere la gara, un atteggiamento che dà un chiaro segnale a club e piazza. Le conseguenze ora non potranno fermarsi ad una semplice multa.
Fine della storia tra la Salernitana e Boulaye Dia
Osannato, un coro per lui dai tifosi, fiore all’occhiello di una squadra che non doveva fare altro che confermarsi. Meno di un anno dopo c’è un pugno nello stomaco che cozza con l’amore che Salerno è in grado di dare, fermo lì senza motivo, senza un perché, degno del peggiore dei tradimenti. L’atteggiamento di Dia ora, come quello di Mazzocchi prima, fino ad arrivare a Paulo Sousa – perché nessuno può salvarsi – è solo l’ultimo, se non anche il primo, dei motivi che stanno spingendo la Salernitana in B, nonostante abbia una salvezza ancora a portata di mano nei numeri.
I fatti del “Bluenergy Stadium”
Nella gara della 27ª giornata di campionato di Serie A 2023-2024 la Salernitana è di scena a Udine. Con i padroni di casa ridotti in dieci per il doppio giallo ad Ebosele e il risultato inchiodato sull’1-1, Liverani decide che è arrivato il momento per spingere sull’acceleratore e opta per la carta Dia, che nel primo tempo aveva anche partecipato ai festeggiamenti del gol di Tchaouna.
È l’occasione per l’attaccante senegalese di mettere a tacere tutte le voci, magari di un rush finale di campionato che riaccenda l’interesse delle squadre inglesi su di lui. Niente, se ne sta in panchina, non risponde alla chiamata del mister, abbandona i compagni e decide, in quel momento, di chiudere la sua storia con Salerno. Che fa poi se ha un contratto da 3 mln a stagione?! Si sa, i soldi si trovano sugli alberi e i fiori non appassiranno mai. Certo.
Le conseguenze
Danno procurato. Su questo potrebbe basarsi la richiesta di risarcimento della Salernitana, che con Boulaye Dia ha prodotto il maggiore dei suoi investimenti. Per capirci meglio: quando Wolverhampton formulò la sua richiesta ai Granata lo fece a titolo gratuito, e Iervolino non avrebbe che risparmiato un anno di contratto senza guadagnarci nulla. L’opzione di riscatto era tutta a favore degli inglesi, su cui la Salernitana non avrebbe avuto alcuna negoziazione, con in più una percentuale da girare al Villareal.
Tre milioni a stagione per i prossimi tre anni, e con qualche bonus si arriva a dieci milioni, un investimento appunto importante per un club ‘piccolo’ rispetto ai soldi inglesi. Con il suo atteggiamento sta ‘distruggendo’ un piano finanziario basato su di lui, con la Salernitana che potrebbe non recuperare più quell’investimento che al tempo, tra prestito e riscatto costò circa 15 milioni.
Proprio a causa di quest’ultimo ‘elemento’, sembrerebbe remota la possibilità di adottare una linea dura nei confronti del calciatore. Tuttavia, come già anticipato da Maurizio Milan, ci saranno comunque conseguenze per chi non rema nella stessa direzione del club. Secondo quanto raccolto dalla nostra Redazione, la Salernitana sarebbe pronta a proporre una multa pari al 15% dello stipendio di Dia. Il calciatore avrebbe cambiato radicalmente atteggiamento nei confronti della società dall’estate scorsa, quando decise di passare di passare sotto l’ala dell’attuale procuratore. La possibilità di un’apertura al dialogo non sembrerebbe la più probabile, ma, in caso di muro contro muro, la Salernitana non si tirerà indietro. Il futuro del numero 10 granata dipenderà dall’esito del suo colloquio con Iervolino.