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Brescia, rischio trasloco per le prime gare di Serie A

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Brescia, rischio trasloco per le prime gare di Serie A

Il Brescia è al lavoro per organizzare la prossima stagione, che segna il ritorno in Serie A del club lombardo. Nel frattempo, la società di proprietà di Massimo Cellino ha vinto il bando per la gestione dello stadio “Rigamonti” fino al 2028, impegnandosi a sostenere lavori per circa 5 milioni di euro.
Una bella notizia, che tuttavia deve ancora essere ufficializzata, e proprio la mancata ufficializzazione potrebbe dare qualche grattacapo alle Rondinelle. Come riporta “Tuttosport”, la burocrazia sta rallentando notevolmente i tempi, motivo per cui il Brescia potrebbe presentarsi ai nastri di partenza del prossimo campionato con una serie di lavori da ultimare.

A mancare sono i documenti di regolarità contributiva e fiscale che vengono rilasciati da Innps e Agenzia delle Entrate. Qualora ci fossero dei debiti pendenti, il Brescia dovrebbe saldarli al momento. Inoltre, servono i permessi per costruire, necessari per alcune delle operazioni da portare a termine come: gli Sky Box nella zona parterre, la sala Gos, la sala Var e la realizzazione della tribuna in tubolari.
Per questo motivo, ad ora, sembra improbabile che l’impianto possa essere pronto a ospitare i match del Brescia per l’inizio del campionato di Serie A. In più, il club entro il 17 giugno – all’atto di iscrizione al campionato – dovrà comunicare un eventuale campo alternativo. Tra le possibili destinazioni ci sarebbero Modena, Trieste e Cesena.

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