In tempi di pandemia, parliamo di una realtà calcistica, sana e preparata come la squadra del Buccino Volcei dal punto di vista dell’ex sindaco, Pasquale Via. Nel tempo in cui fare Sport e promuovere le attività appare un’utopia, si fa largo la piccola realtà posta quasi ai confini della regione Campania. Oggi abbiamo quindi intervistato il signor Via, un uomo legato a doppio filo alle sorti della città del Buccino e profondamente legato al territorio. SalernoSport24 è orgogliosamente media partener dei volceiani, coi quali… si sta scrivendo la storia.
Buccino, Pasquale Via: “Del Chierico ci ha dato un sogno”
Pasquale Via, prima di entrare in politica, era un insegnante. Viveva a Milano e lì svolgeva la sua attività, fino a quando la terra tremò. Era il 1980 quando la sua cittadina, Buccino, fu coinvolta nel terremoto dell’Irpinia che cambiò la cartina geografica di Campania e Basilicata.
Decise di tornare, di fare qualcosa per il paese ed entrò in politica. Trent’anni nell’amministrazione cittadina divisi tra assessorato e il ruolo di sindaco e… innamorato della squadra rossonera che per anni aveva sempre navigato nel bassifondi del mondo del calcio. Fino a quando… fin quando non arrivò l’avvocato Gaetano Del Chierico.
Signor Via, avreste mai pensato di potervi un giorno misurare con realtà sportive di un certo calibro che, con l’Eccellenza, c’entrano ben poco?
«Buccino deve molto all’avvocato. Lo conosco da ragazzo, con la passione e dedizione ha saputo circondarsi di uno staff competente. Solo grazie alla programmazione si ottengono determinati risultati».
Qualche settimana fa abbiamo avuto modo di approfondire la storia dello stadio “Paolino Via”, c’è una parentela che vi lega?
«Paolino Via era mio zio. Per cui lo Sport è da sempre parte della mia famiglia. Quando c’è la partita sono sempre in prima fila per sostenere i rossoneri, qualche volta anche… suonando i tamburi! Nel corso dell’amministrazione della quale ho fatto parte si è spesso studiato come renderlo maggiormente fruibile. L’area sulla quale sorge non è semplice di per sé. I massi posti sotto le tribune servono a mantenerne la localizzazione poiché c’erano rischi di crolli. Oltre ciò non fu possibile fare. Ma nessuno immaginava il successo della squadra».
Per quanto sia una struttura accogliente, per il futuro (ma anche per il presente) servirebbe qualcosa di diverso…
«Il problema è bisognerebbe portare tutto da un’altra parte. Ma per un progetto simile si andrebbe incontro agli espropri. E si finisce sempre nel malcontento. È chiaro che, con l’impennata che ha avuto la squadra, bisognerà pensare per forza a qualcosa di diverso; magari una struttura anche ricettiva, simile a quella di San Gregorio Magno e con servizi anche per la stampa».
Cosa ha portato il Buccino di Del Chierico a… Buccino?
«Ha portato entusiasmo. Specie nei ragazzi, spesso attratti dal calcio dei grandi. Oggi vanno allo stadio “Via” per seguire i rossoneri, e non solo. Ha spostato anche l’economia: tante sono, infatti, le aziende che investono nel Buccino. Da soli non si va da nessuna parte, bisogna fare squadra e crescere tutti insieme. E Del Chierico lo sta facendo. Un po’ per volta… ci stanno facendo vedere il calcio».
Se l’Eccellenza era un sogno, e oggi è realtà, qual è ora il sogno?
«Lo diciamo sottovoce, ma sarebbe bello arrivare in Serie D… e cambierebbe tutto».