Dentro o fuori: oggi si scrive la storia per la Gelbison, ospite al “San Filippo-Scoglio” di Messina per il match dei play-out di Serie C.
Il riassunto dell’andata tra Gelbison e Messina
Una gara bloccata, per larga parte, dalla paura di commettere errori. Il risultato resta fermo sullo 0-0, nonostante qualche acuto della formazione di Vallo della Lucania nella prima frazione di gioco. I due squilli più pericolosi del match, infatti, arrivano nel secondo tempo con la fortuita traversa colpita da Berto e dal cross al bacio di Cargnelutti non spinto in porta né da Tumminello né da Kyeremateng. A tempo quasi scaduto, la formazione di Galderisi trova un vantaggio fondamentale con Tumminello. Risultato che aiuta la Gelbison in vista della prossima sfida di Messina.
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Primo tempo
Inizia subito bene la Gelbison con Cargnelutti che riesce a indirizzare un colpo di testa su bel traversone di Fornito: la palla, però, termina alta sopra la traversa. Una buona ripartenza dei rossoblù, ben manovrata, porta alla conclusione di Kyeremateng, servito da Infantino: il suo sinistro termina largo, alla destra dell’estremo difensore giallorosso. Al 21′, D’Agostino mantiene in piedi i cilentani sulla botta da fuori, ben indirizzata, di Ferrini: occasione ghiotta per mandare i peloritani in vantaggio. Gli animi si surriscaldano e l’arbitro Bonacina è costretto a sanzionare diversi protagonisti del match per tenere a bada la situazione. Azioni da una parte e dall’altra, specialmente per i padroni di casa che non riescono a concludere verso la porta in maniera efficace.
Termina 0-0 la prima frazione di gioco. In questo momento, la Gelbison sarebbe salva, mentre il Messina condannato alla Serie D.
Secondo tempo
Messina a trazione anteriore nell’avvio di ripresa, ma è la Gelbison a trovare l’opportunità del vantaggio. Cargnelutti lascia scorrere un pallone, proteggendolo col corpo, per liberare spazio a Fornito che calcia di destro: una grandissima parata di Fumagalli nega la gioia del gol al centrocampista cosentino. Al 65′, cilentani vicini all’1-0 con Cargnelutti che, indisturbato, non riesce ad inquadrare clamorosamente la porta. Qualche minuto dopo, D’Agostino mostruoso su Curiale che calcia a botta sicura, ma trova il pronto intervento dell’ex Casertana che riesce a occupare in uscita l’intero specchio.
All’82’, il Messina trova il vantaggio: Ferrini pesca Ragusa in area di rigore che, con la zampata vincente, buca il portiere rossoblù. È una rete pesantissima! Doppia opportunità del pareggio nel recupero per la Gelbison: la prima, con una palla messa in mezzo da Tumminello, in seguito alla respinta di Fumagalli, non premiata da nessun giocatore cilentano; la seconda, con Tumminello, stavolta protagonista principale, che non angola troppo il colpo di testa da ottima posizione. La parata di Fumagalli vale un gol.
Fischio finale al “San Filippo-Scoglio”: Messina-Gelbison è storia. Il gol di Ragusa regala la permanenza dei giallorossi nella terza serie professionistica italiana. Per la Gelbison è notte fonda: è addio definitivo alla Serie C.
Messina (4-3-2-1): Fumagalli; Trasciani, Ferrini, Ferrara, Berto; Fofana (Grillo 79′), Konate (Curiale 62′); Ragusa, I. Balde (Fiorani 84′), Kragl (Grillo 79′); Perez (Zuppel 62′). A disp.: Lewandowski, H. Balde, Celesia, Salvo, Fiorani, G. Marino, R. Marino, Ortisi, Napoletano, Iannone, Grillo, Zuppel. All.: Raciti.
Gelbison (3-4-1-2): D’Agostino; Gilli (Marong 96′), Cargnelutti, Granata; Nunziante, Fornito (Uliano 73′), Graziani, Loreto; Kyeremateng (Correnti 66′); Infantino (De Sena 73′), Tumminello. A disp.: Anatrella, Capone, Corda, Correnti, Marong, Onda, Papa, Uliano, De Sena, Vitale. All.: Galderisi.
Marcatori: Ragusa (82′)
Ammoniti: Gilli (G), Cargnelutti (G), Fofana (M), Ragusa (M), Nunziante (G), Berto (M), Curiale (M), Graziani (G)
Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo
Assistenti: Ivan Catallo di Frosinone, Stefano Galimberti di Seregno
IV uomo: Luigi Catanoso di Reggio Calabria