HomeCalcioCavese-Gelbison, l'ex Raffaele D'Orsi: " I dettagli faranno la differenza"
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Cavese-Gelbison, l’ex Raffaele D’Orsi: ” I dettagli faranno la differenza”

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All’anti-vigilia di CaveseGelbison, gara che deciderà le sorti del campionato di Serie D, abbiamo intervistato in esclusiva Raffaele D’Orsi, attuale difensore del Nola ed ex calciatore di entrambe le compagini.

Cavese-Gelbison, l’ex D’Orsi: “Simonetta Lamberti, fattore importante”

Raffaele D’Orsi è un difensore classe 1991. Il calciatore inizia a muovere i primi passi nel settore giovanile della Cavese dove debutta in prima squadra nella stagione 2010-2011. Con la maglia blufoncé D’Orsi colleziona 19 presenze prima di approdare al Foggia allenato da Zeman dove gioca 17 gare. Da lì un lunga trafila tra: Pavia, Spal, Catanzaro e Martina Franca in Serie C. Nella stagione 2017-2018 passa alla Gelbison dove gioca 28 gare realizzando anche quattro reti. Ritorna alla corte dei cilentani lo scorso anno, ma prima di quest’ultima parantesi a Vallo della Lucania, il calciatore classe 91 veste le maglie di: Francavilla, Gravina, Flaminia e Fidelis Andria. Da quest’anno veste la maglia del Nola, squadra che milita nel girone H di Serie D.

Hai giocato sia a Cava che a Vallo. Un pensiero su entrambe le squadre in vista della gara di domenica?

«A Cava ho giocato oltre 10 anni fa, quando comunque la Cavese veniva da campionati importanti in Serie C. A Vallo sono arrivato per la prima volta quattro anni fa e poi sono ritornato lo scorso anno. Per quanto riguarda la storia parla chiaro: la Cavese negli ultimi anni ha calcato palcoscenici importanti rispetto a quelli calcati dalla Gelbison. Ma la realtà attuale parla di due squadre che stanno lottando per la vittoria del campionato. In questo momento è avanti seppur di poco la Gelbison, anche se il turno infrasettimanale ha dato un importante sterzata al campionato. La partita di domenica è una gara da dentro o fuori, le due squadre si giocano una fetta importante di campionato, la Cavese ha qualcosa in più da perdere visto che, deve recuperare punti in classifica. Chi vince tra le due non solo godrà di una classifica diversa ma godrà anche di un morale diverso in vista delle ultime gare di campionato. Da non dimenticar però le altre squadre che insidiano le prime posizioni come Lamezia e Acireale che non sono fuori dalla lotta per la Serie C». 

Sei stato allenato da Ferazzoli, cosa secondo te è mancato al mister nella sua esperienza a Cava?

«A Ferazzoli è mancata la fortuna, elemento fondamentale in qualsiasi ruolo. Purtroppo i risultati non gli hanno dato ragione e la Cavese società ambiziosa che ha messo in chiaro dal primo momento di voler vincere il campionato ha dato un importante sterzata con mister Troise». 

Capitolo Gelbison, come ti sembra il campionato disputato finora dai rossoblù?

«La Gelbison sta consolidando un progetto partito già negli anni scorsi. Già l’anno scorso eravamo arrivati in finale play-off arrivando anche terzi in campionato. Il merito di tutto ciò è del presidente Puglisi, da non dimenticare la figura di Matteo Canale che lavora da dietro le quinte, sono uomini d’esperienza. Quest’anno hanno inserito tasselli importanti in squadra, hanno valorizzato la figura di mister Esposito che per me è un ottimo allenatore perché l’ha dimostrato negli anni. A prescindere da come finirà il campionato ci sarà il merito di aver raggiunto un traguardo importante, visto che Vallo è una realtà molto piccola ed isolata rispetto alle altre compagini che riempiono il nostro territorio».

Un pensiero sulla gara di domenica

«Sarà una partita fantastica. In questo momento la Gelbison vola sulle ali dell’entusiasmo ma la Cavese ha dalla sua parte un pubblico fantastico che riempirà il Simonetta Lamberti. I tifosi potranno essere sicuramente protagonisti ai fini della gara. Non faccio pronostici, ma secondo me sarà una partita tirata dove i dettagli faranno la differenza». 

Parentesi Nola, cosa ti ha spinto a scegliere i bianconeri ?

«Dopo Vallo della Lucania, ho deciso di avvicinarmi a casa soprattutto per esigenze familiari, ho accettato l’offerta del Nola. Sono contento di aver scelto Nola perché è una società ambiziosa, giovane che ha delle idee chiare per il futuro. Gli obiettivi sono chiari sin da inizio stagione, la società ha programmato la salvezza in Serie D, salvezza che non è sempre scontato perché rispetto agli altri gironi il girone H da alcune anni a questa parte sembra essere il più competitivo.

Ci sono 8/9 squadre che lottano per la salvezza come noi, ma anche le altre che al momento sono al di sotto del Nola in classifica vantano calciatori importanti in rosa. Sul piano personale sono abbastanza soddisfatto delle mie prestazioni, anche in fase realizzativa alcuni miei gol sono risultati decisivi ai fini del risultato. Spero che si raggiunga nel più presto possibile la salvezza. Ci aspetteranno delle partite importanti ma la nostra speranza è quella di non soffrire fino al 15 maggio».

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Ugo D'Amico
Ugo D'Amico
Classe 1996, giornalista pubblicista dal 2022 e prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nato praticamente con una palla tra i piedi, ma vista la scarsa qualità il sogno ora è di raccontare le mille emozioni che regala quel magico prato verde. Sono cresciuto seguendo le gesta di: Del Piero, Buffon, Ronaldo, Messi e tanti altri. Appassionato di calcio locale, passione che permette di capire a 360° le innumerevoli sfaccettature che sono presenti in questo fantastico mondo.
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