Uno dei protagonisti di questo inizio campionato della Cavese è senz’altro l’Airone Ciro Foggia. Sua la firma sulla vittoria dei metelliani a Francavilla in Sinni dove la squadra di Emanuele Troise ha vinto con il risultato finale di 3-4.
Intervista a Foggia, numero 9 della Cavese
Con i metelliani primi in classifica, molti sono i giocatori dei blufoncé che si stanno mettendo in luce, tra questi senz’altro Foggia. Il numero 9 di Troise è stato tra i protagonisti dell’ultima vittoria. L’intervista in esclusiva raccolta dai colleghi di TuttoCavese.
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Chi è Foggia?
Arrivato nel mese di febbraio, l’attaccante napoletano sta lasciando il segno con i blufoncé. A segno nell’ultima gara in Basilicata, ha fornito anche due assist ed è andato due volte vicino alla doppietta se non fosse per una svista arbitrale in almeno uno dei due gol annullati. Nel corso dell’attuale stagione ha già segnato sei reti, cinque in campionato ed una in Coppa Italia.
Vittoria rocambolesca a Francavilla, ma erano importanti i tre punti.
«Era fondamentale vincere ieri (domenica 27 novembre, ndr), viste le ultime due partite in cui avevamo raccolto un solo punto. Siamo partiti molto bene con lo 0-2 dopo un quarto d’ora. In un campionato del genere però, non si può abbassare la guardia e non esistono partite scontate, infatti, abbiamo chiuso il primo tempo sul 2-2. All’intervallo ci siamo subito chiariti e ricaricati tra di noi. Abbiamo ricominciato da grande squadra, portando poi a casa un’ottima vittoria su un campo difficile».
E segnare fa sempre bene…
«Per quanto riguarda la mia prestazione, invece, sono soddisfatto, il gol e la vittoria aiutano sia me stesso che la squadra, e mi auguro di continuare così».
Con questa vittoria la Cavese si è portata al primo posto del girone H. Quindi la promozione…
«Sì, la promozione è l’obiettivo che ci siamo prefissati. Non ci piace nasconderci, vogliamo vincere questo campionato e anche se non sarà facile lotteremo fino all’ultimo per riuscirci. Sarebbe poi una grandissima gioia anche per la società e per la piazza, sentiamo il loro supporto in ogni momento e meriterebbero senza dubbio un successo del genere».
Come si sta trovando a Cava de’ Tirreni?
«Desideravo da tanto approdare alla Cavese. Molti miei vecchi compagni me ne parlarono benissimo, è sempre affascinante e stimolante giocare in una grande piazza come questa. Proprio per questo motivo quando la società mi ha chiamato ero molto felice e non ho esitato ad accettare. Con la tifoseria ho un buon rapporto, ogni tanto arriva qualche critica ma in una piazza così importante capisco perché i tifosi siano esigenti. Io cerco sempre di dare il 100% e lo farò in ogni volta che indosserò questa maglia, così come i miei compagni».
Le piace il soprannome “l’Airone”? Da dove nasce questo appellativo?
«Questo soprannome nasce in pieno periodo COVID-19. Giocai una partita contro Domenico Aliperta che già conoscevo e durante il match iniziò a chiamarmi l’Airone. Caso volle che poi ci ritrovammo assieme a Messina. Al mio primo gol ricacciò questo appellativo e da lì è diventato il mio soprannome, che mi fa piacere mantenere anche qui alla Cavese dove ho Domenico come compagno di squadra».
Domenica arriva il Casarano. Che sensazioni ed emozioni le dà questo match da ex?
«Sento particolarmente questa partita, ma sono molto motivato. Quella col Casarano è stata una stagione difficile e sicuramente quell’anno feci fatica. Ho grande rispetto per il Casarano, ma ci tengo a fare bene per dare continuità alla vittoria che abbiamo conquistato domenica».